Operazione “Santi”
Nelle prime ore della giornata di ieri è stato sgominato un pericoloso gruppo di soggetti albanesi, pregiudicati, autori di gravi reati contro il patrimonio e di traffico internazionale di stupefacenti. L'obiettivo raggiunto è il frutto di laboriose ed accurate attività investigative svolte dalla Squadra Mobile della Questura, e coordinate dal Servizio Centrale Operativo, nell'ambito del progetto "HOME 2013", con la cooperazione dello SCIP (Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia) per le informazioni intercorse tra i collaterali organismi di Polizia alessandrini e albanesi. Le attività sono state originate da un furto in abitazione compiuto ai danni di una residente alessandrina, nel corso del quale, tra l'altro, erano stati trafugati 13 quadri di valore realizzati nell'800. Gli immediati riscontri investigativi raccolti sul luogo, consistenti anche nell'esaltazione e comparazione delle impronte dattiloscopiche reperite sul posto dal personale della Polizia Scientifica e successivamente risultate appartenere ad uno degli autori del delitto, hanno consentito di individuare responsabilità penali a carico dei soggetti catturati, tutti di etnia albanese, responsabili di delitti predatori commessi anche fuori dal territorio alessandrino .In particolare, nel corso del primo periodo di attività di indagine, si è constatato che i predetti, organizzati in numero consistente di soggetti, utilizzando delle armi ed
avvalendosi di una fitta rete di contatti ove piazzare la merce rubata, si dedicavano principalmente a commettere furti in abitazioni e furti di rame ed altri metalli pregiati, reinvestendone i proventi nell'acquisto di grossi quantitativi di sostanze stupefacenti. Infatti, in data 04/10/2012 è stato monitorato un viaggio da Alessandria a Pomezia (RM) e ritorno, risultato poi essere un approvvigionamento di stupefacente del tipo marjuana proveniente dall'Albania. Il veicolo, a bordo del quale era stato stipato il carico illecito è stato intercettato ad un posto di controllo sulla SS.1 "Aurelia", consentendo di recuperare complessivamente 21 KG di marjuana, suddivisa in pacchi, e trarre in arresto uno dei componenti il gruppo criminale. Le attività di indagine successive hanno consentito altresì di attribuire responsabilità penali ad altri cinque soggetti. Le attività di contrasto al crimine, svolte in via continuativa, hanno permesso quindi di raccogliere gravi indizi ed individuare un numero consistente di delitti contro il patrimonio tra i quali furto in abitazione, rapina aggravata in villa e furti di rame in aziende. I proventi di tali delitti venivano reinvestiti nel traffico internazionale di stupefacenti; in particolare, nell'ottobre 2012, è stata intercettata sul territorio nazionale una grossa partita di marijuana, verosimilmente proveniente dall'Albania e materialmente sequestrata a Ravenna. Tale attività ha consentito di sequestrare 55 kilogrammi circa di marijuana, di arrestare il vettore e di acquisire elementi significativi per identificazione dei referenti albanesi del traffico internazionale, anch'essi colpiti dall'ordinanza di misura cautelare.