fermati 3 albanesi gravemente indiziati di rapina in abitazione

rapinano due ragazze: fermati dai poliziotti della Mobile

I poliziotti della Squadra Mobile della Questura hanno proceduto al fermo di tre cittadini albanesi clandestini e privi di occupazione lavorativa, gravemente indiziati dei delitti di rapina aggravata e sequestro di persona consumati ai danni di due giovani donne in un'abitazione del centro città alessandrino. Un mese fa, uno dei tre, 23 anni, con la scusa di consumare un rapporto sessuale a pagamento, è riuscito ad accedere all'alloggio in argomento avendo cura di lasciare la porta di ingresso socchiusa. Tale circostanza ha consentito agli altri due complici di entrare, poco dopo, nell'appartamento. Questi ultimi, di 19 e 24 anni, rispettivamente fratello e cugino del 23enne, sono entrati nell'abitazione armati di una pistola e di due coltelli di grosse dimensioni (lama circa 30 cm.), entrambi travisati con calze a rete in nylon. I tre, insieme, dopo avere immobilizzato le due ragazze, legandole e imbavagliandole con delle lenzuola, hanno sottratto loro la somma contante di € 3.000, 5 telefoni cellulari, 1 orologio con cinturino in pelle bianca e diamanti incassati e vari oggetti di gioielleria. L'attività successivamente svolta dalla Squadra Mobile, anche attraverso l'ausilio di mezzi tecnici, ha permesso di risalire ad un'abitazione della Zona Cristo, rifugio del 23enne condiviso con una ragazza dell'Est europeo. Dopo continui appostamenti e pedinamenti, gli investigatori sono riusciti, nel giro di pochi giorni, a bloccare il giovane, il quale, nell'occasione, è stato trovato in possesso di 2 telefoni cellulari, uno dei quali provento della rapina consumata. La successiva perquisizione, estesa alla dimora di quest'ultimo, ha permesso di riscontrare la presenza nel domicilio della ragazza dell'Europa dell'Est e degli altri due giovani, i quali detenevano con sé alcuni cellulari rapinati alle due ragazze e altro materiale che faceva emergere gravi indizi di colpevolezza a loro carico.