Denunciati grazie all'individuazione da parte dei poliziotti del Commissariato di Casale Monferrato
Il 9 maggio scorso la Polizia di Stato di Casale Monferrato aveva denunciato due cittadini rumeni per tentato furto aggravato e furto aggravato ai danni di un grande esercizio commerciale specializzato nel settore dell'elettronica e dell'audio-video.
Nel pomeriggio di quel giorno avevano fatto ingresso nel punto vendita un uomo e una donna.
Quest'ultima spingeva una carrozzina con all'interno una bambina di nove mesi, risultata essere poi sua figlia; dalla visione delle immagini a circuito chiuso del sistema di videosorveglianza dell'esercizio è emerso che la donna aveva tentato di asportare due computer portatili svitando con una chiave i bloccaggi metallici con cui la merce viene assicurata agli scaffali, mentre l'uomo, prendendo in braccio la bambina, faceva da palo e copriva col suo corpo l'operazione.Il furto dei computer, entrambi di ultima generazione, non è andato a buon fine, a seguito del "pressing" del personale dell'esercizio sulla "famigliola", che risultava segnalata come probabile responsabile di altri furti avvenuti all'interno della stessa catena commerciale, in altre province.
A questo punto è stato richiesto l'intervento della Volante che, giunta sul posto ha bloccato i due soggetti che, sono stati trovati in possesso di tre confezioni di batterie sottratte dallo scafale di esposizione. A seguito di fotosegnalamento, da parte della Polizia Scientifica, è risultato che la donna aveva numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Al fine di avere un riscontro certo, sulla commissione da parte degli stessi, di due furti, avvenuti entrambi il 17.04.2013 in Castelletto Ticino (NO) e a Tradate (VA), ove erano stati asportati due pc per un valore complessivo di euro 2.700,00, il personale della locale Polizia Scientifica ha fotografato l'uomo e la donna, a figura intera, ed erano eseguite anche foto del particolare del tatuaggio che l'uomo aveva sulla spalla e braccio sinistro, nonché del passeggino. Dalle visione e comparazione dei fotogrammi acquisiti, relativi ai furti suddetti, si è accertato tra l'altro la donna al momento del controllo eseguito a Casale M.to, indossava una maglia bianca con strisce orizzontali blu, che in occasione degli stessi aveva a tracolla. L'uomo invece evidenziava un tatuaggio sulla spalla e sul braccio sinistro, del tipo "tribale", che in parte si notava spuntare dalla maglietta a maniche corte, che indossava, nelle stesse circostanze.Anche il passeggino, blu, con inserti rossi era lo stesso.
In considerazione di tutti gli elementi probatori raccolti, entrambi sono stati denunciati alle A.G. di Varese e Borgomanero per furto aggravato in concorso, in merito ai due episodi scoperti grazie alla loro individuazione a Casale Monferrato.