Continuava ad importunare la sua ex anche nel luogo di lavoro benchè gli fosse stato notificato il provvedimento del divieto di avvicinamento ai luoghi frequntati dalla vittima
Nella serata di domenica scorsa due pattuglie della Sezione Volanti sono state inviate dalla centrale operativa-113 nei pressi del locale “Old Wilde West” a seguito della segnalazione dell’atteggiamento minaccioso di un ragazzo, noto ai dipendenti del locale poiché resosi responsabile in passato di atti persecutori verso una dipendente, ex ragazza del soggetto, scaturiti in un aggressione con l’uso di un coltello ai danni della donna nello scorso mese di febbraio.
All’arrivo delle volanti, l’uomo, identificato come M. J., di 26 anni, sfoggiando un atteggiamento aggressivo, dichiarava di essersi presentato nel luogo di lavoro della sua ex ragazza, di 22 anni, al solo scopo di vederla e parlarle, nonostante gli fosse già stato notificato nel mese di marzo il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla stessa, e nonostante gli sia stata inflitta, qualche giorno fa, la pena di due anni di reclusione in sede di giudizio abbreviato per i fatti precedentemente indicati.
Gli agenti, riconosciuto immediatamente il soggetto, lo hanno sottoposto a perquisizione personale, la quale ha dato esito negativo.
Successivamente, dalle testimonianze raccolte sul luogo, i poliziotti hanno avuto conferma che l’uomo si è presentato più volte nel locale nell’arco della serata. In un primo momento, verso le 19.00, intravedendo la giovane, lo stesso ha iniziato a fissarla minacciosamente, dichiarando di sapere benissimo che sarebbe potuto andare incontro ad un provvedimento restrittivo della sua libertà personale, addebitandolo alla ragazza.
Più tardi, verso le 23.00, J. si è ripresentato nuovamente nel Pub chiedendo insistentemente di vedere la sua ex, profferendo insulti nei suoi confronti e, nonostante fosse invitato ad andarsene dal locale perché arrecava disturbo, ha continuato ad urlare non vedendo la ragazza, che impaurita era in un’altra stanza all’interno del locale.
Pertanto, l’uomo veniva tratto in arresto per atti persecutori, e il P.M. di turno ha disposto la traduzione dello stesso presso la casa circondariale “ Cantiello e Gaeta” di Alessandria, in attesa dei provvedimenti dell’A.G.
Alessandria, 11 ottobre 2016