Intorno alle ore 15.30 di ieri l’equipaggio di una volante durante un normale servizio di controllo del territorio ha identificato, in Piazza Garibaldi angolo Via della Repubblica, alcuni cittadini provenienti da nazioni dell’Europa dell’Est.
All’atto del controllo di Polizia, uno di questi esibiva una carta di identità romena riportante i dati personali del soggetto. Ad una prima analisi il documento sembrava possedere tutte le caratteristiche dei documenti identificativi rumeni, ma ad un più attento esame della carta d’identità, anche grazie all’ausilio di personale della Polstrada, esperto in falso documentale, si notavano delle minime anomalie che insospettivano gli operatori circa la genuinità del documento.
Il soggetto veniva successivamente accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti in merito alla natura del documento da lui detenuto ed esibito; inizialmente veniva consultata una banca dati internazionale da cui emergeva la difformità dei codici di controllo, successivamente i dati venivano trasferiti ad un centro del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia al fine di ottenere un riscontro diretto con le autorità romene. Dopo poco, anche le autorità romene hanno dato conferma che i dati dichiarati dal soggetto non corrispondevano ad alcun cittadino romeno e, inoltre, il numero del documento corrispondeva a quello associato ad una carta di identità rilasciata ad altra persona.
Pertanto, il soggetto, sedicente B.S., classe 1997, veniva sottoposto ai rilievi foto dattiloscopici e veniva reso edotto circa la contestazione di possesso di documenti di identificazione falsi.
Una volta accertato il reato, gli agenti hanno proceduto a perquisizione domiciliare dell’alloggio indicato dall’uomo come propria dimora, rinvenendo un passaporto rilasciato dalle autorità ucraine, da cui emergeva la sua esatta nazionalità e le generalità..
Al termine di tutte le verifiche , in ordine a quanto accertato in merito alla falsità del documento di identificazione valido per l’espatrio, gli agenti procedevano a trarre in arresto il B.S. in ordine al reato di cui all’art. 497-bis C.P.; l’uomo veniva inoltre deferito in stato di libertà per aver fornito false attestazioni e per essersi trattenuto illegalmente sul territorio nazionale.
Il P.M. di turno disponeva di trattenere l’arrestato presso le camere di sicurezza della locale Questura in attesa del processo per direttissima.
Nel pomeriggio di oggi, all’esito del giudizio, l’arresto veniva convalidato, il cittadino di nazionalità ucraina è stato condannato alla pena di reclusione di 11 mesi, sospesa e accolta a seguito di richiesta formulata dalle parti.
L’Ufficio Immigrazione della Questura ha adottato nei confronti del condannato un provvedimento di espulsione.
Inoltre, è stata disposta la confisca e la distruzione del documento sequestrato.