Dopo i controlli amministrativi effettuati presso tavole calde e locali da ballo, sono state elevate specifiche sanzioni ed è scattata la chiusura ex art 100 TULPS per uno di questi
In data 28 ottobre la Squadra Amministrativa della Divisione P.A.S.I. della Questura di Alessandria, coadiuvata da 3 pattuglie del R.P.C. Piemonte e da 2 pattuglie della Polizia Stradale Tortona ed Acqui Terme, ha effettuato, nel corso della serata, controlli amministrativi presso locali pubblici sia nell’area del centro cittadino che in periferia. Nel corso dello specifico servizio sono stati controllati nr. 3 esercizi commerciali, nei quali sono state accertate violazioni amministrative per oltre 12.000 € in conseguenza della mancata esposizione delle autorizzazioni per la somministrazione di alimenti e bevande, mancato controllo per la legge antifumo, mancata esposizione di tabelle alcoliche, somministrazione di alcolici oltre l’orario consentito, mancato rispetto del numero massimo di accessi rispetto alla capienza stabilita.
In totale sono state identificate nr. 160 persone, di cui nr. 44 sottoposti a verifica delle condizioni di permanenza sul territorio nazionale, 25 autovetture sottoposte a controllo, 3 patenti di guida ritirate ex art 186 codice della strada.
Nella mattinata dello scorso venerdì 4 novembre, lo stesso personale della Squadra Amministrativa della Divisione P.A.S.I. ha notificato al titolare del locale recante insegna “El Picapollo”, ubicato in via Dossena 6/8, in Alessandria, il decreto del Questore che dispone la chiusura del locale per quindici giorni, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza.
In occasione di diversi controlli effettuati dalle volanti del U.P.G. e S.P., in coordinamento con la locale Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, nel corso del corrente anno, è stata accertata la costante presenza all'interno dell’esercizio pubblico suddetto di numerosi pregiudicati per diverse tipologie di reati.
Negli ultimi controlli amministrativi è stata altresì elevata al titolare la sanzione di €4000 per somministrazione abusiva di alimenti e bevande, oltre alla segnalazione presso la SIAE del mancato pagamento del diritto d’autore.