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Eseguita ordinanza di custodia cautelare

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Il provvedimento ha colpito un cittadino di nazionalità albanese, residente in Alessandria, che vessava da tempo la sua ex moglie con condotte persecutorie e gravi atti di violenza e minacce

Il 21 ottobre scorso, personale della locale squadra mobile dava esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal g.i.p. del tribunale di alessandria, nei confronti di Imeri Fation, nato in albania nel 1978 e domiciliato in Alessandria, per essersi reso responsabile dei reati di cui agli artt.612 bis co. 1 e 2, 572, 582, 585, 576, co. 1 n.1, 61, n.2 e 577, co.2. c.p. l’uomo a partire dal 2012 aveva iniziato ad assumere dei comportamenti vessatori nei confronti della sua ex moglie, minacciandola e molestandola con condotte reiterate nel tempo sfociate in aggressioni fisiche sino a costringerla a temere per la incolumita’ propria e dei suoi  due figli minori. Nonostante la donna fosse stata costretta ad abbandonare la propria abitazione e l’imeri fosse stato raggiunto da due ordini di protezione emessi dal giudice civile e un divieto di avvicinamento alla persona offesa emesso nel 2013, lo stesso continuava a perseguitarla e a minacciarla di morte anche alla presenza dei figli minori nei pressi della nuova abitazione della persona offesa. Nei mesi scorsi l’uomo si rendeva responsabile di altri episodi di violenza fisica colpendo la donna con ripetuti schiaffi ed afferrandola per il collo e minacciandola nuovamente di morte. In quest’ultima occasione il g.i.p., essendo l’Imeri arrestato in flagranza da personale della Questura, emetteva nel luglio del 2016 ordinanza di custodia cautelare domiciliare.

Nonostante la misura restrittiva, l’imeri nei giorni scorsi, avvicinava nuovamente la sua ex moglie minacciandola di morte all’interno di un locale commerciale ove la stessa si trovava. A seguito delle due denunce sporte presso la locale Questura e della conseguente richiesta di aggravamento della misura restrittiva e considerata la pericolosa e reiterata condotta delittuosa, il g.i.p. disponeva l’aggravamento della misura degli arresti domiciliari in atto con quella carceraria. Dopo le formalità di rito, Imeri veniva tradotto presso la locale casa circondariale “cantiello e gaeta”. 


24/10/2016
(modificato il 21/10/2016)

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