Gli individui, dopo aver forzato la porta di ingresso dell’appartamento della settantenne, accedevano all’interno ed aggredivano fisicamente l’anziana, colpendola ripetutamente con un bastone.
Nelle prime ore della mattinata odierna, in questo capoluogo, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di Camilleri Giuseppe, classe 1998 e Canzoneri Antonio, classe 1996, entrambi agrigentini, in quanto ritenuti responsabili dei reati di minacce aggravate, violazione di domicilio, danneggiamento aggravato e lesioni personali aggravate in pregiudizio di una settantenne del luogo. Il provvedimento, eseguito dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, è giunto al culmine di un’intensa attività investigativa condotta dal citato Ufficio ed avviata a seguito di un incendio doloso sviluppatosi all’interno dell’abitazione dell’anziana.
Il 18 febbraio u.s., il personale delle “Volanti” interveniva congiuntamente ai Vigili del Fuoco, presso il predetto immobile ove venivano riscontrati tre focolai in altrettanti ambienti dell’abitazione. Inoltre, gli agenti accertavano che la porta di ingresso era aperta e presentava evidenti segni di effrazione. Già prima dell’intervento, le volanti erano intervenute nella zona, poiché presso la Centrale operativa giungevano svariate segnalazioni di giovani che lanciavano sassi all’indirizzo delle finestre dell’abitazione in questione. Le indagini consentivano di accertare che nelle prime ore del pomeriggio, i due giovani avevano infranto i vetri della finestra dell’abitazione dell’anziana donna lanciandovi sassi, insultandola e minacciandola nel contempo di ritorsioni, ove non avesse abbandonato l’immobile. Qualche ora dopo, gli stessi individui, forzavano la porta di ingresso dell’appartamento, accedevano all’interno ed aggredivano fisicamente l’anziana, colpendola ripetutamente con un bastone. I poliziotti accertavano, altresì, che durante le fasi dell’aggressione, i due giovani continuavano ad inveire contro la donna ed a minacciarla che, ove non avesse ottemperato all’intimazione di allontanarsi dalla casa, vi avrebbero appiccato il fuoco. A seguito dell’aggressione, la donna riportava ferite lacero contuse al naso ed al sopracciglio, giudicate guaribili dai sanitari del “118” in sette giorni. Nel prosieguo delle indagini, gli agenti raccoglievano ulteriori elementi indiziari a carico dei due responsabili, anche assumendo informazioni dagli abitanti della zona, le cui testimonianze consentivano l’esatta ricostruzione dei fatti e l’individuazione certa ed inequivocabile dei due soggetti odierni arrestati. Le risultanze investigative venivano compendiate in una corposa ed articolata informativa di reato stilata dall’ufficio procedente. quindi l’Autorità Giudiziaria, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico dei due indagati, emetteva il provvedimento cautelare eseguito in data odierna. Dopo le formalità di rito i due arrestati venivano condotti presso la Casa Circondariale di Agrigento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.