Coinvolto nell'ambito dell' Operazione "Vultur", al MELI vengono contestati i reati di ricettazione e detenzione di un’arma clandestina
La Polizia di Stato, in data di ieri 13 gennaio u.s., ha tratto in arresto MELI Giuseppe (classe 72), di Camastra, già indagato nell’ambito dell’Operazione “VULTUR” condotta dalla locale Squadra Mobile nello scorso mese di luglio, nella quale furono tratti in arresto anche MELI Rosario e Vincenzo, rispettivamente padre e fratello di Giuseppe.
Al MELI vengono contestati i reati di ricettazione e detenzione di un’arma clandestina.
Il personale della “Sezione Antidroga” della Squadra Mobile, diretta da Giovanni Minardi, ha catturato il MELI e lo ha condotto presso la Casa Circodariale di Petrusa a seguito del rigetto della Suprema Corte del ricorso presentato dal MELI, ritenuto inammissibile.
A seguito delle indagini della Squadra Mobile, il G.I.P. di Palermo non aveva applicato alcuna misura cautelare al MELI; la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo, appellandosi al Tribunale del Riesame, aveva invece ottenuto una pronuncia afflittiva per MELI Giuseppe il quale, secondo il citato Tribunale, doveva essere tratto in arresto in via cautelare per i reati sopra riportati. Il successivo ricorso in Cassazione del MELI, ha ritenuto valide le ipotesi accusatorie, dichiarando inammissibile il ricorso del MELI.
Agrigento, 14 gennaio 2017