PADRE E FIGLIO, ORIGINARI DEL MESSINESE.
Truffatori seriali, arrestati l'11 marzo scorso a Messina, avevano messo a segno un colpo anche il giorno prima a Palma di Montechiaro; la Polizia di Stato lo scopre e i due, già in carcere, vengono denunciati per un'altra truffa ad un pensionato. Si tratta di due messinesi, padre e figlio, di 63 e 43 anni, che tra il 10 e l'11 marzo si aggiravano per le province di Agrigento e Caltanissetta in cerca di nuove vittime per le loro truffe. Il modus operandi dei due truffatori è sempre lo stesso: il primo dei due, ben vestito, avvicina un anziano signore, chiedendo un aiuto per trovare una persona del posto al fine di donargli una cospicua somma di denaro. Dopo questo primo contatto, puntualmente, la persona del luogo da trovare (ovvero il complice del primo truffatore) si avvicina ai due e avvalora il racconto del finto benefattore, ben vestito. I due truffatori, a quel punto, chiedono la collaborazione dell'anziano, per addivenire alla donazione presso un notaio. Nella specie, chiedono alla sprovveduta vittima il temporaneo prestito di una somma "liquida" di denaro per pagare il notaio, in cambio della successiva corresponsione di una percentuale - del 50% - di quanto poi donato avanti al pubblico ufficiale. Sia a Palma di Montechiaro il 10 marzo scorso, che a Caltanissetta il giorno successivo, la vittima era un pensionato che, fidatosi dei due, aveva rimediato una somma ingente di denaro, risparmiata negli anni, al fine di raggiungere il promesso guadagno facile in poche ore. La vittima di Palma di Montechiaro ha, così, consegnato ai due truffatori in trasferta 4.000 euro prelevati dal proprio conto in banca, mentre quella di Caltanissetta ha affidato loro 23.500 euro in contanti. In entrambi gli episodi, i due truffatori, dopo avere ricevuto i soldi, chiedevano alla vittima l'ulteriore cortesia di comprare al rivenditore di tabacchi le marche da bollo necessarie alla stipula del negozio giuridico presso il notaio. E' in quel momento che i due truffatori scompaiono e la vittima si accorge, uscendo dalla tabaccheria, di essere stato raggirato. Il pensionato di Palma di Montechiaro si è recato la mattina dopo presso il locale Commissariato, dove ha subito fatto denuncia dell'accaduto. Le ricerche dei malfattori sono subito iniziate, unitamente agli investigatori della Squadra Mobile di Agrigento. Grazie alla sinergia dei due citati Uffici agrigentini e degli Uffici della Squadra Mobile di Caltanissetta e del Distaccamento di Polizia Stradale di Messina - città nella quale i due stavano tornando in macchina dopo avere perpetrato le truffe nei due capoluoghi di provincia dell'entroterra siciliano - è nata e si è conclusa subito, una caccia all'uomo che ha portato all'arresto dei truffatori e al recupero delle somme di denaro carpite ai due pensionati. La vittima di Palma di Montechiaro, infatti, ha riconosciuto in album fotografico i volti dei due malfattori che gli investigatori agrigentini avevano chiesto ai colleghi che avevano effettuato l'arresto per la truffa a Caltanissetta. La Polizia di Stato, ancora una volta, invita i cittadini a non credere alle promesse di guadagni facili, a maggior ragione se provengono da persone sconosciute.