Il GIP ritiene sussistenti i gravi indizi di colpevolezza
Nella mattinata del 30 ottobre u.s., in Licata, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all'ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, emessa dal GIP presso il Tribunale di Agrigento a carico di VAPORE Gabriele, classe 81, originario di Gela (CL), ma residente a Licata, in quanto ritenuto responsabile di atti persecutori in pregiudizio di una donna di Porto Empedocle. In particolare, all'esito di laboriose e serrate indagini condotte dal Commissariato di P.S. di Porto Empedocle, il GIP riteneva la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato perché, non accettando la fine della relazione in precedenza intrattenuta con la citata donna, con condotte reiterate, la minacciava ripetutamente causandole un perdurante e grave stato di ansia e di paura, ingenerandole il fondato timore per l'incolumità propria e dei propri familiari e costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita. La misura veniva eseguita da personale dei Commissariati di P.S. di Porto Empedocle e Licata.