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Operazione “Nuova Cupola”

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"49 arresti nell'agrigentino"

Nel corso della notte la Squadra Mobile di Agrigento, unitamente a personale del Servizio Centrale Operativo ed a personale del Commissariato di Porto Empedocle, nonché delle Squadre Mobili di Palermo e Caltanissetta, ha dato esecuzione a 49 provvedimenti di fermo di indiziato di delitto disposti dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia − di Palermo. L'esecuzione dei provvedimenti restrittivi, avvenuta con il concorso di pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine e della Sezione di Polizia Stradale, nonché con l'ausilio di unità cinofile antidroga, ha richiesto l'impiego di 250 uomini e 100 autovetture di polizia, interessando i territori dell'intera provincia agrigentina e quelli dei comuni di Ventimiglia di Sicilia (Pa) e Caltanissetta. Tra i reati contestati vi sono quelli di associazione a delinquere di stampo mafioso (art. 416 bis c.p.) e quelli di rapina (art. 628 c.p.), estorsione (629 c.p.), riciclaggio (648 bis c.p.), sottrazione e danneggiamento di beni sottoposti a sequestro (334 c.p.), danneggiamento seguito da incendio (424 c.p.), porto illegale d'arma da fuoco (L. 497/74), intestazione fittizia di beni (12 quinquies, decreto legge 8 giugno 1992 n. 306, convertito nella legge 7 agosto 1992 n. 356), tutti aggravati ex art. 7 D.L. 152/91 per aver commesso il fatto avvalendosi delle modalità tipicamente mafiose. L'attività di indagine, avviata negli ultimi mesi del 2010, a seguito di diversi atti d'intimidazione e danneggiamento compiuti ad Agrigento e provincia, nei confronti di alcuni imprenditori locali, ha permesso di disarticolare la compagine mafiosa nella provincia agrigentina strutturatasi all'indomani delle catture che hanno interessato gli allora rappresentanti provinciali FALSONE Giuseppe e MESSINA Gerlandino. Alcuni degli indagati, figure apicali nell'organigramma delle singole famiglie mafiose di Agrigento, Palma di Montechiaro, Favara, Porto Empedocle, Siculiana, Raffadali, Santa Elisabetta, Casteltermini e Sambuca di Sicilia, hanno intessuto rapporti anche con le famiglie mafiose della provincia di Palermo. Nel medesimo contesto sono stati altresì notificati separati avvisi di garanzia nei confronti di ulteriori 7 soggetti ritenuti responsabili di favoreggiamento aggravato. Sono ancora in corso diverse perquisizioni delegate, disposte dalla stessa Procura della Repubblica − D.D.A.− di Palermo, nei confronti di soggetti a vario titolo coinvolti nei fatti contestati oggetto dei provvedimenti restrittivi e residenti in diversi comuni delle provincie di Agrigento e Palermo. In mattinata, alle ore 11.30, è prevista una conferenza stampa presso la Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia - di Palermo.
26/06/2012

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