Sono le 15.15 di mercoledì 22 maggio 2019, i componenti di due equipaggi della Polizia di Stato impegnati in un servizio di controllo del territorio al Villaggio Mosè vengono attratti da un’autovettura proveniente da Palma di Montechiaro che alla vista degli agenti arresta la marcia. Dal veicolo scende un uomo visibilmente agitato che invoca aiuto, seguito da una donna, in lacrime, con un bimbo tra le braccia.
La situazione appare agli agenti subito complicata: il bimbo privo di coscienza e pallido in volto non risponde ad alcuna sollecitazione. Gli agenti allertano la Centrale Operativa per chiedere l’immediato intervento di un’ambulanza; una donna poliziotto prende in braccio il piccolo prestandogli le prime manovre di rianimazione.
Dopo qualche minuto arriva sul posto l’ambulanza il cui personale prende in consegna il bambino per le cure del caso.
Gli agenti non si allontanano un attimo dal piccolo.
La folle corsa verso l’ospedale, “Nibbio 1” e “Nibbio 2”, le motovolanti della Polizia di Stato e la Volante “Akragas”, a sirene spiegate fanno da staffetta al mezzo di soccorso.
L’arrivo in Ospedale è immediato: i medici del Pronto Soccorso si attivano per prestare l’assistenza sanitaria al piccolo. Pare che la madre, tenendo in braccio il bambino, sia caduta accidentalmente e il piccolo ha sbattuto il capo. Le cure dei medici del Pronto Soccorso e del reparto Pediatria dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” risultano efficaci: il bimbo si riprende, è fuori pericolo. La paura è passata.
Nel reparto i familiari vogliono ringraziare “gli angeli in divisa”, così hanno ribattezzato gli agenti che hanno soccorso il piccolo.
Bimbo salvato dalla Polizia di Stato.
23/05/2019