Nei giorni scorsi, il GIP presso il Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica ha convalidato il DASPO emesso dal Questore di Agrigento Maurizio AURIEMMA, a carico del calciatore del Licata CIVILLERI, resosi responsabile di un grave episodio di violenza ai danni di un avversario.
Il provvedimento del Giudice ha convalidato le prescrizioni imposte dal Questore al calciatore di presentarsi presso l’Autorità di Polizia in occasione degli incontri di calcio della squadra licatese.
Intanto, nella mattinata odierna il Questore AURIEMMA ha ricevuto il Presidente della squadra gialloblu SCIMONELLI appositamente convocato per chiarimenti in merito alle dichiarazioni dallo stesso rilasciate alla stampa a seguito dell’emissione del provvedimento DASPO a carico dell’atleta.
Secondo quanto riportato dagli organi di stampa, in quell’occasione il Presidente, nel corso di un’intervista, affermò sostanzialmente che il calciatore e la città di Licata non sono criminali o terroristi.
Il Questore ha rappresentato a SCIMONELLI l’assoluta inopportunità di quelle dichiarazioni, fuorvianti e pericolose in quanto rischiano di esasperare maggiormente i rapporti poco idilliaci tra le opposte tifoserie.
Il Questore ha ulteriormente ribadito al massimo esponente della società sportiva di Licata la gravità del gesto antisportivo, inqualificabile e ingiustificabile compiuto dal calciatore, assolutamente in contrasto con i valori di lealtà e giustizia che ispirano lo sport, sottolineando come il provvedimento inibitorio inflitto allo stesso non deve considerato penalizzante per la città di Licata, affascinante centro marinaro della provincia e per la calda ed appassionata tifoseria licatese, ma momento di profonda riflessione per un’ulteriore crescita sociale e sportiva.
Il Presidente SCIMONELLI, nel comprendere e condividere in toto le osservazioni mossegli dal Questore, si è scusato per l’inopportunità delle sue dichiarazioni.
Agrigento, 12 ottobre 2018