The Questore
Dr. Guido Nicolò Longo
Guido Nicolo’ Longo, Dirigente Generale della Polizia di Stato, in atto Questore di Palermo, nato a Catania il 24/5/1953, laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Catania, abilitato all’esercizio dell’attività forense.
Vincitore di concorso, accedeva, nel 1978, alla carriera di Funzionario di Pubblica Sicurezza.
Nel 1979 gli veniva attribuito il premio ”Luigi Calabresi” quale migliore allievo della Scuola Superiore di Polizia.
Sempre nello stesso anno, veniva assegnato alla Questura di Reggio Calabria con l’incarico di Dirigente della Sezione Stupefacenti della locale Squadra Mobile.
Nel 1984 ricopriva l’incarico di Dirigente della Sezione Omicidi, Antimafia e Stupefacenti della locale Squadra Mobile, coordinando le importantissime operazioni denominate ”Droga 1 e Droga
Negli stessi anni, conduceva, in collaborazione anche con
Sempre nel 1985 veniva inviato in missione alla Squadra Mobile di Palermo, ove assumeva temporaneamente l’incarico di Dirigente della Sezione Antimafia, conducendo le prime indagini e firmando il primo rapporto giudiziario sull’assassinio del V. Q. A., dott. Antonino Cassarà e dell’Agente Roberto Antiochia.
Nel 1988 veniva trasferito definitivamente alla Squadra Mobile della Questura di Palermo con l’incarico di Vice Dirigente e Dirigente la Sezione Antimafia, conducendo, fra l’altro, le indagini relative alla collaborazione del pentito Marino Mannoia Francesco, alla individuazione e all’arresto dei responsabili dell’imprenditore Libero Grassi, alla individuazione del principale canale di approvvigionamento di cocaina per “Cosa Nostra” unitamente alla F.B.I. e alla D.E.A., alla scoperta del primo libro mastro delle estorsioni facente capo alle più pericolose famiglie palermitane di mafia.
Nel 1992, come vincitore di apposito concorso, veniva trasferito al Centro Operativo D.I.A. di Palermo, in qualità di Vice Dirigente, ove partecipava alle indagini sull’omicidio di Salvo Lima ed a quelle che portarono con enorme successo alla individuazione dei responsabili della strage di Capaci.
Nel 1994 veniva trasferito a Roma alla D.I.A., presso il Centro Operativo, ove partecipava alle indagini sulle connessioni mafia-politica e sulla strategia stragista di “Cosa Nostra” che portò agli attentati del 1993 su tutto il territorio nazionale.
Successivamente, come Dirigente la seconda Divisione del 2° Reparto, trattava indagini anticamorra ed anti ‘Ndrangheta su tutto il territorio nazionale come quelle che portarono alle famose operazioni “Spartacus” sul clan dei casalesi ed “Olimpia” sulla seconda guerra di ‘Ndrangheta.
Nel 1996 assumeva l’incarico di Dirigente il Centro Operativo della D.I.A. di Padova per coordinare le indagini relative alla fuga del boss della mala del Brenta, Felice Maniero.
Nel 1997 veniva trasferito a Napoli con l’incarico di Dirigente il Centro Operativo D.I.A. , ove coordinava le indagini su clan camorristici come il cartello dell’alleanza di Secondigliano, il clan dei Casalesi, il clan Nuvoletta, il clan Fabbrocino e quello facente capo ai famigerati fratelli Russo del Nolano.
Nel 2002 veniva trasferito a Roma in qualità di Ufficiale di Collegamento tra il Dipartimento della P.S. e le Commissioni d’inchiesta parlamentari.
Nel 2004 veniva promosso al grado di Dirigente Superiore con l’incarico di Capo del Servizio Centrale di Polizia Ferroviaria partecipando alla task-force costituita per la gestione dei servizi di ordine pubblico in occasione delle olimpiadi invernali di Torino 2006. In quegli anni promuoveva la stipula di una nuova convenzione con il gruppo F.S., assicurando condizioni più vantaggiose per gli appartenenti alla Polizia Ferroviaria sul piano delle indennità suppletive, riuscendo a garantire un servizio qualitativamente superiore con un significativo abbattimento della criminalità in ambito ferroviario.
Nel 2009 veniva nominato Questore di Caserta.
Nel 2012 veniva nominato Dirigente Generale della P.S. e Questore di Reggio Calabria.
Nel 2015 veniva nominato Questore di Palermo.
Nel corso della carriera ha svolto delicatissime indagini di mafia, camorra e ‘Ndrangheta in Italia ed in vari Stati Esteri, collaborando con vari organi di Polizia Estera; ha partecipato alle indagini che hanno condotto alla cattura di numerosissimi latitanti di primo piano come Albanese Mario, De Stefano Orazio, Molinetti Luigi, Fragapane Giovanbattista, Saraceno Natale, Labate Pietro, Franco Giovanni, Giorgi Salvatore, Strangio Sebastiano, Nirta Francesco, Grado Salvatore, Contorno Salvatore, Vernengo Pietro, Madonia Antonino e Salvatore, Lucchese Giuseppe, Bagarella Leoluca, Sarno Costantino, Schiavone Francesco, inteso ”Sandokan”, Fabbrocino Mario, Nuvoletta Angelo, Autorino Giuseppe, Zagaria Michele, Iovine Antonio, Caterino Mario, Diana Raffaele.
Ha contribuito alla nascita di Railpol (organismo europeo di Polizia per gli interscambi informativi tra le varie Polizie Europee in materia di Trasporto ferroviaro).
Ha fatto parte della C.I.G. (commissione intergovernativa) per la realizzazione del progetto definitivo della T.A.V. Torino-Lione, sottoscrivendo, con gli omologhi colleghi francesi, la parte relativa al documento congiunto (Italia-Francia), contenente le disposizioni in materia di antisabotaggio-antiterrorismo; ha superato corsi di specializzazioni interforze in contrasto al narcotraffico, alle organizzazioni mafiose, in Management presso la L.U.I.S.S. e in Polizia Scientifica; ha, infine, ottenuto numerosissimi attestati e ricompense da parte del Dipartimento della P.S. e di organismi esterni all’Amministrazione di appartenenza.