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Pordenone: la Polizia di Stato sgomina sodalizio transnazionale specializzato in furti alle autoconcessionarie. Indagate quattro persone, due delle quali colpite da ordine di arresto

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Polizia di Stato

E’ in corso dalle prime ore di questa mattina, mercoledì 13 gennaio, tra il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia, un’operazione condotta dalla Polizia di Stato della Questura di Pordenone, che sta eseguendo, unitamente alle Squadre Mobili delle Questure di Milano e di Monza-Brianza, due ordinanze di custodia cautelare in carcere e due perquisizioni ad altrettanti indagati in stato di libertà, nei confronti di quattro cittadini balcanici, tre moldavi ed un ucraino, residenti in Lombardia, specializzati in furti in danno di autoconcessionarie.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone, sono state coordinate dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Pordenone, che ha richiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale i provvedimenti restrittivi.

Le attività investigative hanno avuto inizio la notte del 16 settembre 2020, allorquando dei ladri, dopo aver danneggiato la recinzione esterna, si introducevano all’interno del piazzale della Società “AdriaRent”, sita in questo viale Venezia, ove asportavano cruscotti e componentistiche d’auto per un valore complessivo di circa 15mila euro, accessori rimossi da autoveicoli marca BMW e Mercedes, ivi parcheggiati e di proprietà della predetta società di autonoleggio.

Sempre nella medesima nottata, poco distante, veniva tentato il furto di due moto da cross e una mountain-bike, custodite all’interno di un’abitazione privata. Poco dopo, un residente svegliato dall’abbaiare del proprio cane, si avvedeva del furto chiamando la Sala Operativa della Questura.

Da qui l’inizio delle indagini della Squadra Mobile della Destra Tagliamento, con la Polizia Scientifica che, in sede di sopralluogo, rinveniva tracce utili per risalire all’identità dei criminali ed in particolare una bottiglietta d’acqua in plastica, per l’evidenziazione di eventuali impronte papillari.

Le indagini si indirizzavano anche attraverso la ricerca di tracce ricavabili dai sistemi di videosorveglianza collocati lungo le vie di accesso o di uscita dal capoluogo, elementi che consentivano di risalire ed identificare due cittadini moldavi rispettivamente di 30 e 33 anni, uno dei quali residente in provincia di Milano e gravato da precedenti specifici per associazione a delinquere finalizzata al furto e ricettazione di navigatori satellitari.

Ancora, gli investigatori riscontravano come la giovane coppia, in precedenti occasioni risalenti all’anno 2015, era stata controllata assieme sempre in provincia di Milano.

Il prosieguo delle indagini, quindi, consentiva di individuare altri due giovani cittadini dell’Est Europa, un moldavo 22enne ed un ucraino 35enne, residenti a Monza-Brianza ed a Milano, in contatto con i primi due connazionali.

Sulla base degli elementi investigativi enucleati dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone, il P.M. procedente ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. un’ordinanza di custodia cautelare in carcere in ordine ai reati di furto aggravato e continuato nei confronti del 32enne moldavo M.V., residente in provincia di Milano e del connazionale 30enne V.L., di fatto senza fissa dimora.

Alle ore 4 di questa mattina l’arresto del 32enne residente in provincia di Milano e la ricerca del complice, verosimilmente già allontanatosi dall’Italia e rifugiatosi all’estero.

Dall’esecuzione delle misure e delle perquisizioni sono, altresì, emersi ulteriori elementi a riscontro dell’attività di indagine sul sodalizio criminale in argomento, specializzato nei furti in danno di autoconcessionarie, la cui refurtiva, verosimilmente, veniva movimentata sui canali della ricettazione destinati a soddisfare il mercato estero dell’area geografica di provenienza dei quattro indagati.

Saranno, altresì, rivisitati investigativamente analoghi eventi delittuosi verificatisi negli ultimi tempi proprio tra il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia, al fine di individuarne eventuali riconducibilità al citato sodalizio transnazionale

Al termine dell’attività il cittadino moldavo è stato associato alla Casa Circondariale “San Vittore” di Miliano a disposizione della procedente Autorità Giudiziaria.

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13/01/2021

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