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Furti in abitazioni e ville, la Polizia di Stato arresta albanese a capo di una banda specializzata in raid tra il Friuli Venezia Giulia ed il Veneto

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Polizia di Stato

La Polizia di Stato della Questura di Pordenone ha eseguito il fermo di indiziato di delitto disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone nei confronti di un 32enne cittadino albanese, in ordine a nove furti aggravati in abitazione commessi tra il 3 e 20 novembre scorso.

Il fermato, irregolare sul territorio nazionale, già gravato da precedenti specifici per reati predatori all’interno di abitazioni e ville, era a capo di un gruppo operativo attivo tra le province di Pordenone e di Treviso.

L’uomo, senza fissa dimora  è stato rintracciati in zona Fiera a Pordenone e una volta bloccato, nel  corso della perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti oggetti frutto dei raid predatori e sofisticati arnesi atti allo scasso, come martelletti frangi vetro utilizzati per rompere le porte finestre e di accedere alle abitazioni.

Nell’ambito dell’operazione, per un altro cittadino albanese 25enne è stata disposta  l’espulsione dal espulsione dal territorio nazionale.

Le indagini della Squadra Mobile della Questura di Pordenone sono ora concentrate alla individuazione e localizzazione degli altri componenti del gruppo criminale.

I particolari  saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella mattinata odierna  presso la Questura di Pordenone.


Nell’ambito di una articolata attività di indagine volta ad infrenare una serie di furti aggravati in abitazione, commessi in questa provincia prevalentemente in orario pomeridiano e serale, la locale Squadra Mobile individuava un cittadino straniero di nazionalità albanese, pluripregiudicato per reati specifici contro il patrimonio, unitamente ad altri complici ancora in corso di identificazione,   responsabile di 9 furti aggravati in abitazioni, oltre che di numerosi altri reati predatori della stessa specie, in fase di riscontro e riconducibili allo stesso gruppo criminale, tutti commessi ad iniziare dal corrente mese di novembre, nelle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto.

Si comunica che nel corso della giornata di lunedì 25 novembre 2019, si è data esecuzione al richiamato provvedimento cautelare e contestuali perquisizioni personale e locale nei confronti del 30enne albanese A.M.,  gravato da numerosissimi precedenti specifici,  di fatto senza fissa dimora sul territorio italiano.

La complessa attività di indagine trae origine da una serie di furti aggravati in abitazione, il primo dei quali commesso la sera del 3 novembre 2019 in Pordenone, per un valore complessivo di oltre 1.000 euro in gioielli, perpetrati in questa provincia prevalentemente in orario pomeridiano e serale: gli accertamenti avviati hanno condotto la Squadra Mobile della Questura di Pordenone  all’individuazione di un cittadino straniero di nazionalità albanese, pluripregiudicato per reati specifici contro il patrimonio, responsabile di almeno 9 furti aggravati in abitazioni, unitamente ad altri complici ancora in corso di identificazione, oltre che di numerosi altri reati predatori della stessa specie, in fase di riscontro e riconducibili allo stesso gruppo criminale, tutti commessi ad iniziare dal corrente mese di novembre, nelle Province di Pordenone e Treviso.

Nel prosieguo delle attività d’indagine, sono stati  enucleati gravi, precisi e concordanti indizi di reità in ordine a 9 furti pluriaggravati  in abitazione, commessi sempre nelle fasce serali, che hanno fruttato al gruppo criminale circa 60.000 euro in beni fungibili  quali denaro contante, preziosi, orologi e lingotti  in oro.

Le perquisizioni in esame hanno interessato gli immobili in uso all’ indagato in Pordenone e Vazzola (TV), quest’ultima eseguita unitamente a personale della Squadra Mobile della Questura di Treviso, estese anche all’autovettura nella disponibilità dell’indagato.

Si rappresenta che nel corso dell’attività di perquisizione venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro delegato alcuni monili in oro, pietre preziose e orologi per un valore complessivo di circa 20.000 euro, oltre ad  attrezzi atti allo scasso tra cui un martelletto frangi vetri dotato di velcro applicato artigianalmente per favorirne l’occultamento e il rapido utilizzo nel compimento dei suoi raid, una pistola giocattolo priva di tappo rosso,  nonché alcuni indumenti ancora bagnati fra cui scalda collo di colore nero atti a celare il volto, evidentemente utilizzati per compiere reati predatori, atteso che nelle serate del trascorso fine settimana si sono verificate abbondanti  precipitazioni nel territorio di questa provincia.

Da ultimo si rappresenta che nel corso della perquisizione in Vazzola (TV), nell’immobile di cui sopra si riscontrava la presenza di un cittadino albanese sprovvisto di documenti che veniva pertanto sottoposto a rilievi foto dattiloscopici presso la Questura di Treviso, a seguito dei quali si identificava per N.K., di fatto anch’egli senza fissa dimora, già registrato in Banca Dati come inammissibile in territorio Schengen da parte delle autorità tedesche, oltre ad annoverare a proprio carico precedenti per porto ingiustificato di grimadelli e attrezzi atti allo scasso (art. 707 C.P.) e invasione di terreni ed edifici (art. 633 C.P.), commessi a Rimini e risalenti, rispettivamente, a maggio e giugno 2018, il quale è stato colpito da di provvedimento di espulsione dal T.N.

Le positive risultanze investigative permettevano altresì agli investigatori di delineare un profilo criminale di significativo spessore riguardo all’arrestato, specialmente riguardo il suo modus operandi: questi infatti , una volta individuato l’obiettivo era solito arrampicarsi sulle grondaie piuttosto che sulle balconate per raggiungere anche piani alti, rompendo rapidamente le finestre di cucina o soggiorno e dimostrandosi oltremodo rapido e preciso nel selezionare oggetti anche di grande valore a portata di mano e facilmente trasportabili, per poi fuggire nello stesso modo, rivelandosi in grado di compiere anche 5 o 6 “colpi” nello spazio di appena un’ora.

A titolo di esempio, in almeno un’occasione questi, sorpreso dal proprietario dell’abitazione proprio durante la commissione di un furto, si dava a rocambolesca fuga sui tetti degli edifici confinanti, dando prova di quelle spiccate doti acrobatiche che gli sono valse, nell’ambiente criminale, il soprannome di “Gatto”.

Tutto questo a maggior prova della pericolosità criminale del prevenuto, il quale non dimostrava nessuno scrupolo nel compiere i suoi raid, noncurante della eventuale presenza dei residenti.

Acquisite tali ulteriori risultanze investigative veniva pertanto eseguito il provvedimento di Fermo di indiziato di delitto e contestuale Decreto di Perquisizione personale e locale in ordine ai reati ex artt. 624 bis, 625 n. 2 e 61 n. 5 e 7 c.p., disposto in data 22 novembre corrente dal P.M. procedente,  Dott.ssa Monica Carraturo  -Sost.-  nei confronti del richiamato cittadino albanese A. M.

Il provvedimento cautelare restrittivo è stato disposto in ordine alla perpetrazione dei seguenti accertati e contestati furti aggravati in abitazione (9 furti totali):

  • 3 novembre 2019, Pordenone,  via Carducci, valore  circa 1.000 euro;
  • 6 novembre 2019, Vittorio Veneto (TV),  via Milesi, valore circa 10.000 euro;
  • 8 novembre 2019, Vittorio Veneto (TV),  via della Bressana, valore circa 1.000 euro;
  • 9 novembre 2019, Susegana (TV),  via Maglio, valore circa  1.000 euro;
  • 9 novembre 2019, Susegana (TV),  via Maglio, valore da quantificare;
  • 11 novembre 2019,Vazzola  (TV),  via Liberazione, valore circa 10.000 euro;
  • 14 novembre 2019, Pordenone,  via Vallenoncello, valore circa 1.500 euro;
  • 18 novembre 2019, Pordenone,  via Pirandello, valore da quantificare;
  • 20 novembre 2019, Susegana, via Battisti, valore circa 15.000 euro.

Il richiamato provvedimento restrittivo  è stato eseguito da personale di questa Squadra Mobile nella serata di ieri e al termine delle incombenze il 30enne A.M. è stato associato alla locale Casa Circondariale.

                                                                                                         


27/11/2019

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