Questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei delle sette persone, un italiano e sei sud-americani, componenti di un sodalizio criminale responsabile di almeno 15 furti consumati di beni di lusso commessi in danno di esercizi commerciali, prevalentemente di abbigliamento, telefonia e di ottica, per un valore stimato superiore a 800 mila euro; fatti commessi a Milano tra il mese di aprile 2017 e giugno 2018.
I componenti della banda nei cui confronti è stata data esecuzione all’ordinanza emessa il 12.11.2019 dal G.I.P. dr.ssa Teresa DE PASCALE, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Proc. Aggiunto dr.ssa Laura PEDIO e P.M. dott.ssa Francesca CRUPI, sono ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di furti.
Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Milano, hanno consentito di ricostruire l’esistenza e operatività di una organizzazione criminosa dedita alla commissione seriale di numerosi furti di beni di lusso in esercizi commerciali di Milano perpetrati ricorrendo ad un modus collaudato e sistematico da parte degli indagati che, a geometria variabile, sono risultati coinvolti nei singoli episodi.
Le numerose intercettazioni telefoniche e ambientali delle autovetture nella disponibilità degli indagati, i servizi di osservazione e pedinamento, l’analisi dei tabulati telefonici e i riscontri culminati nell’individuazione del covo in un garage di Buccinasco dove veniva raccolto il bottino dei colpi eseguiti hanno permesso, nel loro insieme, di ricostruire il ruolo rivestito da ciascuno di essi nell’organizzazione.
B.W. 66enne, di origine milanesi, “esperto chiavaro”, e S.P.C.M., 44enne di origine cilena, in qualità di capi, promotori e organizzatori dell’associazione, prendevano le decisioni in ordine agli obiettivi da colpire mettendo a disposizione del gruppo svariate schede telefoniche nonché la loro stessa abilità nel fabbricare e maneggiare chiavi e arnesi per l’apertura degli esercizi commerciali e per inibire i più sofisticati sistemi di antifurto; si occupavano altresì di piazzare i beni rubati cercando i ricettatori disposti ad acquistare intere partite di prodotti.
Erano partecipi all’associazione: C.L. J.A., 52enne e B.T. M.A, 61enne, entrambi nati in Cile, B.S. M.A. nato a Buenos Aires (Argentina)nel ‘91, C.S. J.L. nato in Perù nel ’90.
I partecipanti erano a disposizione dell’associazione al fine di realizzare i furti contestati al gruppo, partecipando ai sopralluoghi e partecipando alla riuscita del programma criminoso.