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Ponte del 1 maggio: più di 3000 gli identificati della Polizia di Stato su tutto il territorio della provincia. Nella notte scatta un arresto per furto aggravato

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Consuntivo 1 maggio

È di 3100 persone il bilancio degli identificati negli ultimi due giorni: il frutto di una massiva attività di controllo che ha riguardato, in particolare, la zona di piazzale XXV Aprile e le altre aree cittadine ad alta frequentazione di turisti. Uno sforzo ulteriore ha poi coinvolto la sponda veronese del lago di Garda con mirati servizi straordinari predisposti al fine di garantire a cittadini e turisti di godere, in completa sicurezza, dei servizi che Verona e le province limitrofe hanno da offrire.

 

Tra le richieste di intervento della Polizia di Stato, l’ultima risale a questa notte quando, intorno alle 2:00, un cittadino residente in Via Filippini ha allertato il 113 segnalando la presenza di un soggetto vestito di scuro, che si aggirava nervosamente tra le auto in sosta in direzione di Via Dogana brandendo un martello che utilizzava per infrangerne i vetri ed intrufolarsi nell’abitacolo probabilmente nell’intento di asportare dei beni.

Quando le Volanti sono arrivate, hanno intercettato il presunto responsabile, in evidente stato di agitazione, proprio in Via Dogana, mentre era intento a rovistare all’interno di un’auto. Vistosi avvicinato dai poliziotti, il giovane – un diciannovenne veronese – ha immediatamente lasciato cadere a terra il martello tentando, invano, la fuga. Quando gli agenti lo hanno fermato, il ragazzo presentava delle escoriazioni alla mano sinistra, verosimilmente procuratesi infrangendo i vetri delle auto. Nonostante i ripetuti tentativi di calmarlo e di ricostruire la dinamica dei fatti, il giovane, fin da subito, non solo non si è mostrato per nulla collaborativo ma, anzi, ha mantenuto un atteggiamento minaccioso e fortemente aggressivo nei loro confronti.

Quando questi ultimi, con difficoltà, sono riusciti a metterlo in sicurezza all’interno del mezzo di servizio, ha iniziato a riversare la sua ira contro il divisorio in plexigas e la portiera, colpendoli ripetutamente con testate e calci.

Mentre una pattuglia procedeva agli accertamenti sul luogo, altri due poliziotti lo hanno, quindi, portato in Questura per identificarlo compiutamente: a suo carico sono emersi numerosi precedenti specifici per danneggiamento, furto aggravato, porto di armi od oggetti atti ad offendere, deturpamento ed imbrattamento di cose altrui e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Reato, quest’ultimo, per il quale è stato denunciato anche questa notte dopo essere stato trovato, a seguito di perquisizione personale, in possesso di circa 7 grammi di hashish.

Al termine degli accertamenti in Via Dogana, poi, dove sono stati rinvenuti a terra diversi mazzi di chiavi ed altro materiale probabilmente asportato dalle auto danneggiate (11 complessivamente), il 19enne è finito in manette con l’accusa di furto aggravato. Nei suoi confronti è scattata anche la denuncia, oltre che per detenzione ai fini di spaccio, anche per minacce a pubblico ufficiale.

Questa mattina, all’esito del rito direttissimo, il giudice ha convalidato l’arresto: nei suoi confronti ha disposto l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

 

Si precisa che la responsabilità penale dell’arrestato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.

 

 

 


02/05/2024

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