Nella giornata di ieri, 30 maggio, la Polizia di Stato ha terminato unâaltra operazione che ha portato allâemissione di quattro misure cautelari, disposte dal GIP del Tribunale di Vercelli. Lâattività investigativa, condotta nelle province di Vercelli e Torino, ha avuto inizio nel mese di ottobre a seguito di alcune notizie apprese dagli operatori della Squadra Mobile ed è stata svolta con il supporto di presidi tecnologici. Più nello specifico i provvedimenti limitativi della libertà personale, sono stati emessi dallâAutorità Giudiziaria dopo lunghe ed articolate indagini che hanno permesso di sgominare una fitta rete di spaccio di cocaina, composta da soggetti di etnia ROM residenti tra Bianzè e Saluggia, da un pastore calabrese residente a Saluggia e da un cittadino albanese residente in provincia di Torino; la droga che gli spacciatori rivendevano nei comuni di Bianzè, Saluggia, Tronzano, Borgo dâAle, Santhià e nel biellese, veniva acquistata, infatti, a Torino dove gli indagati si recavano a bordo di potenti autovetture con lâausilio di staffette e vedette che garantivano loro la âtranquillità â del trasporto.
Oltre a ciò, a rendere particolarmente difficoltosa lâattività investigativa della Sezione Antidroga della Squadra mobile, è stata la modalità con cui gli spacciatori fornivano la cocaina ai loro clienti: sia i ROM che il cittadino albanese coinvolti nellâoperazione, consegnavano la cocaina direttamente presso lâabitazione dei loro acquirenti, mente il pastore calabrese, era solito cedere la cocaina sia presso la propria abitazione, sia quando si trovava al pascolo col gregge in aperta campagna. Una sorta di dello stupefacente âa domicilioâ, stroncato, in Provincia dalla Polizia di Stato. I soggetti destinatari dei provvedimenti emessi dal G.I.P. su richiesta del P.M., titolare dellâindagine, Dott. Davide PRETTI sono:
G.F., classe 51, nato a Crotone, residente a Saluggia, pregiudicato per reati inerenti le sostanze stupefacenti, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere;
B.Z., classe 80, nato in Albania, residente ad Albiano (TO), incensurato, destinatario della misura dellâobbligo di dimora nel Comune di residenza e dellâobbligo di presentazione quotidiano alla PG;
G.D., classe 73, nato in Serbia, residente a Saluggia, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, destinatario della misura dellâObbligo di dimora nel Comune di residenza e dellâobbligo di presentazione quotidiano alla PG.
Non si è proceduto, invece, ad eseguire la misura dellâobbligo di presentazione quotidiano alla PG nei confronti di un quarto soggetto rumeno, in quanto attualmente irreperibile.
Le perquisizioni, effettuate con il supporto delle unità cinofile antidroga della Polizia di Stato, hanno dato esito positivo; infatti nellâabitazione di G.F., veniva rinvenuta e sequestrata la somma di 1400 euro, che si ritiene provento della attività delittuosa, mentre nellâabitazione di B.Z. veniva rinvenuta e sequestrata la somma di 6100 euro e 2 agende riportanti la contabilità dellâattività di spaccio. Nel corso dellâattività investigativa, sono stati inoltre arrestati anche i seguenti soggetti, in seno al riscontro oggettivo di quanto veniva accertato di volta in volta: ï G.C., classe 97, nata a Venaria Reale (TO) il 12.11.1997, residente a Saluggia (VC), pluripregiudicata per reati contro il patrimonio, trovata in possesso di oltre 30 grammi di cocaina; arrestata in flagranza di reato il 7 dicembre 2015;
ï M.G., classe 74, nato a Castellamonte (To), ivi residente, pregiudicato per reati inerenti le sostanze stupefacenti, trovato in possesso di oltre 30 grammi di cocaina, arrestato in flagranza di reato il 22 dicembre 2015;
ï R.A., classe 54, nato a Torino, ivi residente, pregiudicato per reati in materia di armi e sostanze stupefacenti, trovato in possesso di oltre 50 grammi di cocaina, arrestato in flagranza di reato il 13 aprile c.a.. Nel corso dei mesi, sono stati inoltre segnalate alla Prefettura competente, quali assuntori di cocaina, diverse persone trovate in possesso di singole dosi.
La Polizia di Stato sgomina in provincia una rete di spacciatori “a domicilio”
01/06/2016