Nellâestate del 2015 la Polizia di Stato acquisiva da personale in servizio presso lo sportello psicologico di un istituto superiore di Vercelli alcune informazioni relative a delle âparticolari attenzioniâ che unâalunna aveva ricevuto in ambito familiare.
I poliziotti della seconda sezione della Squadra mobile della Questura di Vercelli, coordinati dalla locale Procura, intraprendevano così unâattività tecnico-investigativa, durata ben sei mesi, da cui si evinceva che la ragazza, dallâetà di 9 anni e per i successivi 4 anni, aveva subito alcune violenze da parte di un cugino, un peruviano residente in provincia, che approfittava dellâassenza dei genitori della ragazza per abusare di lei. Sfiancata da queste attenzioni, la ragazza decideva di confidarsi, attivando una serie di procedure fondamentali per la sua tutela e volte alla ricostruzione del reato.
Al termine dellâattività investigativa il Tribunale di Vercelli disponeva la custodia cautelare in carcere del giovane peruviano (un venticinquenne incensurato residente in provincia, ma domiciliato a Milano) resosi responsabile del reato di violenza sessuale aggravata nei confronti della parente per episodi verificatisi continuativamente dal 2009 al 2013, da quando la vittima aveva 9 anni.
Eseguita la misura ed arrestato dalla Polizia di Stato, veniva così condotto presso la casa circondariale.
Abusava della giovane cugina: arrestato un peruviano dalla Polizia di Stato
30/07/2016