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OMICIDIO AL RIONE CONCORDIA

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LA POLIZIA DI STATO FERMA IL RESPONSABILE

Nella mattinata di oggi, personale di questa Squadra Mobile ha eseguito un fermo di pg nei confronti di RIZZI ALESSANDRO, classe 93, residente a Vercelli, accusato di omicidio nei confronti di NAPOLITANO DANIEL, nato a Vercelli, classe 91, residente a Vercelli.

        Più nello specifico, nella serata di ieri personale della Squadra volante su indicazione della locale sala operativa, si recava in questa Via Martiri del Kiwù nr.10 in quanto la centrale del 118 richiedeva  ausilio in quanto si stavano recando nel luogo su indicato per una persona che presumibilmente aveva subito ferite da arma da taglio.

Gli operatori trovavano sul pianerottolo del 3° piano il corpo di NAPOLITANO, deceduto. Successivamente gli operatori sentivano provenire dal piano superiore delle grida, quindi raggiungevano il 4° piano ove si trovava il RIZZI, colui che aveva richiesto l’intervento del 118.

Per tali motivi giungeva sul posto personale della Squadra Mobile, del Gabinetto Provinciale della Polizia scientifica, il PM di turno, il Medico Legale e successivamente anche la Squadra Sopralluoghi del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica, che dava il suo contributo nella prosecuzione dei rilievi.

Dalla ricostruzione effettuata anche con l’ausilio della Polizia Scientifica si evinceva che c’era stato un tentativo di ripulire la scena del crimine. Non a caso è stato rivenuto uno straccio con evidenti tracce ematiche.

Durante il sopralluogo veniva rinvenuta nel giardino difronte la rampa delle scale dove è stato rinvenuto il cadavere, il coltello presumibilmente utilizzato per commettere il delitto.

RIZZI veniva condotto presso questi Uffici per essere ascoltato in merito ai fatti accaduti e alle ore 3.50 rilasciava dichiarazioni in merito all’accaduto, ammettendo le sue responsabilità. In particolare riferiva di aver accoltellato l’amico nel corso di una lite scaturita per futili motivi, durante la quale aveva anche ricevuto diversi pugni sul proprio corpo, di cui uno sull’occhio dove presentava una ferita.

Il decesso, avvenuto intorno alle ore 21.30, si presume essere stato determinato da una pugnalata con un coltello che avrebbe perforato un polmone.

           L’indagato, visti gli elementi probatori raccolti, è stato sottoposto al fermo di pg. Il PM disponeva di trattenerlo presso questi uffici in attesa dell’ interrogatorio in presenza dell’avvocato. Durante l’interrogatorio, quindi, il soggetto rendeva una piena confessione. Alle ore 13 veniva condotto nella locale casa circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria.


07/07/2016
(modificato il 08/07/2016)

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