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Ufficio di Polizia di Frontiera presso lo scalo aereo di Malpensa - Attività.

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Ufficio di Polizia di Frontiera presso lo scalo aereo di Malpensa - Attività.

 

Nel corso del fine settimana l’attività della Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Malpensa, volta non solo a contrastare l’immigrazione clandestina in entrata sul territorio nazionale, ma anche i movimenti irregolari verso altri paesi dell’Unione Europea, ha condotto al rintraccio di 27 stranieri in posizione irregolare. Di questi 13 sono stati arrestati in quanto rintracciati in possesso di documenti falsi utilizzati nel tentativo di raggiungere illegalmente il Regno Unito o l’Irlanda, di questi 5 sono stati intercettati nel tentativo di entrare sul territorio italiano con falsi documenti e, pertanto, respinti verso il luogo di provenienza, mentre nei confronti di altri nove 9 stranieri non è stato possibile procedere al respingimento alla frontiera perché hanno manifestato la volontà di presentare istanza di protezione nel nostro paese. Tra gli arrestati ben 10 sono i cittadini albanesi che hanno tentato, durante il week end appena trascorso, di raggiungere clandestinamente il Regno Unito, presumibilmente spaventati dalla possibilità che la Brexit possa cambiare le regole del gioco per i possessori di documenti comunitari. L’utilizzo di documenti europei falsificati è infatti l’elemento costante di tutti i tentativi sin qui monitorati. Durante i predetti controlli sono stati, inoltre, intercettati due cittadini di origini cinesi sorpresi mentre tentavano di partire per l’Irlanda con passaporti autentici di Taiwan e di Hong Kong, risultati però appartenere a persone diverse da coloro che li hanno esibiti. L’individuazione degli impostori è stata particolarmente difficoltosa in quanto i documenti esibiti erano stati scelti accuratamente poiché raffiguravano persone fortemente somiglianti ai due cittadini cinesi. Grazie a questa particolare somiglianza i due stranieri erano riusciti a beffare le autorità di frontiera della Repubblica Ceca, paese da cui hanno fatto ingresso per poi raggiungere l’Italia, come dimostrato dal timbro di frontiera apposto sui passaporti dalle autorità ceche. Nel corso dei citati controlli sono stati sequestrati 21 documenti falsificati tra passaporti, carte di identità, visti e permessi di soggiorno utilizzati nel tentativo di fare ingresso irregolarmente o raggiungere altri paesi. L’attività preventiva di monitoraggio delle liste passeggeri e le informazioni acquisite attraverso un’attenta analisi delle rotte e delle nazionalità a più alto rischio migratorio hanno permesso, inoltre, nella giornata di lunedì 1° aprile di focalizzare l’attenzione su un volo della compagnia AirItaly in arrivo da Lagos-Accra.

A seguito di numerosi rintracci di cittadini ghanesi muniti di documenti falsi sono stati preparati controlli specifici al gate di sbarco del volo che hanno condotto all’arresto di un cittadino ghanese, regolarmente residente in Germania, colto nel tentativo di favorire l’ingresso clandestino di tre cittadine ghanesi, fra le quali due minori, rispettivamente di anni 12 e 13. L’uomo ha esibito agli operatori, oltre il proprio passaporto, i documenti della donna e delle due minori, una presentata come propria figlia e l’altra come figlia della donna, dichiarando che quest’ultima era una sua conoscente incontrata in aeroporto in Ghana. I documenti esibiti erano passaporti tedeschi, ma né la donna né le minori erano in grado di parlare e comprendere la lingua tedesca, nonostante il cittadino ghanese continuasse ad intromettersi e cercare di rispondere al posto delle tre. I successivi controlli hanno confermato i primi sospetti: i documenti delle tre donne erano in realtà appartenenti ad altre persone, come confermato dalle stesse che fornivano nella circostanza le vere generalità. La successiva perquisizione ha, inoltre, permesso di rinvenire, occultati nel bagaglio a mano dell’uomo altri 7 documenti, tutti autentici, di cui tre a dire dello straniero appartenenti ai propri figli, mentre degli altri 4 non sapeva dare spiegazioni in merito al possesso. Tutti i documenti rintracciati non sono risultati smarriti o rubati. Sul medesimo volo veniva, inoltre, rintracciata e controllata separatamente una cittadina ghanese munita di passaporto e permesso di soggiorno tedesco falsi; da una attenta verifica del biglietto aereo e della relativa prenotazione emergeva che la donna si era registrata allo scalo di partenza insieme con l’arrestato e che il biglietto era stato acquistato con la medesima carta di credito. L’uomo è stato associato alla casa circondariale di Busto Arsizio (VA) su disposizione del P.M. in turno, mentre le due donne sono state respinte verso il luogo di provenienza ed imbarcate sul volo diretto ad Accra e le due minori accompagnate, di intesa con la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, presso una comunità. Sempre nel fine settimana sono state respinti alla frontiera ed imbarcati sui voli di provenienza altri 34 cittadini stranieri, perché privi dei requisiti o della documentazione idonea per l’ingresso nell’area Schengen, fra queste due erano inserite in banca dati SIS da altri paesi Schengen per inammissibilità nello spazio comune. Durante i serrati controlli di frontiera sono state rintracciate e arrestate 5 persone ricercate perché colpite da ordinanza di custodia cautelare in carcere ed ordine di carcerazione. In particolare sono stati tratti in arresto due cittadini nigeriani, uno proveniente da Lagos colpito da un ordine di carcerazione per violazione delle norme sugli stranieri, e l’altro rintracciato tra i passeggeri di un volo proveniente da Istanbul destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Torino per sfruttamento della prostituzione. Provenivano invece da Londra e da San Paolo tre cittadini italiani colpiti da ordinanze di custodia cautelare in carcere per bancarotta fraudolenta e falso materiale ed ideologico.


04/04/2019

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