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UDINE - Sicuri in stazione e in viaggio con la Polizia Ferroviaria

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treno

Nei giorni scorsi, la Sezione Polizia Ferroviaria di Udine è stata impegnata nell’operazione “Stazioni Sicure” - attività predisposta nell’intero territorio nazionale dal Servizio di Polizia Ferroviaria, finalizzata a mantenere elevati standard di sicurezza in ambito ferroviario grazie a mirati servizi di prevenzione e controllo, e che ha determinato l’arresto in flagranza di un cittadino indiano, S.N. di anni 43, resosi responsabile dei reati di tentata rapina, ricettazione, violenza, resistenza, minaccia e lesioni aggravate a Pubblico Ufficiale.

Durante l’attenta vigilanza che la Polizia Ferroviaria quotidianamente mette in campo per garantire la sicurezza dei cittadini che viaggiano, veniva individuata, sul primo marciapiede della stazione, una persona di sesso maschile che, alla vista degli agenti della Polfer, assumeva un atteggiamento piuttosto sospetto. Fermato per essere identificato, l’uomo tentava sin da subito di sottrarsi al controllo e, probabilmente con la maldestra intenzione di far dissuadere i poliziotti dalle verifiche, dava platealmente in escandescenze tentando di attirare l’attenzione degli altri utenti, iniziando ad inveire nei confronti degli agenti, aggredendoli e, in particolare, avventandosi al collo di un operatore.

Nonostante i ripetuti tentativi degli agenti di ricondurlo alla calma, lo stesso colpiva un poliziotto con un calcio, tentando, per giunta, di sottargli la pistola d’ordinanza.

Pur se l’azione del personale di Polizia riusciva a contenere l’aggressione, si rendeva necessario l’intervento di rinforzi, al fine di assicurare che l’evento non coinvolgesse altri utenti, e nemmeno che – per l’ambiente in cui il fatto si è sviluppato (marciapiedi del primo binario di corsa dei treni) – potesse concludersi con esiti funesti.

La professionale azione degli agenti Polfer, finalizzata anche alla salvaguardia della sicurezza del fermato stesso e degli altri cittadini presenti in stazione, si concludeva, per due di loro, con alcune lesioni per le quali hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.

Dopo la perquisizione si è finalmente compreso il motivo per il quale il cittadino indiano avrebbe voluto sottrarsi al controllo: lo straniero era in possesso di un portafogli risultato rubato.  La refurtiva è stata immediatamente sottoposta a sequestro e sono state subito avviate le procedure per l’individuazione del legittimo proprietario, cui il maltolto verrà restituito.

Arrestato e processato per direttissima, l’uomo è stato condannato a pena detentiva.

In aggiunta, nell’ambito dell’operazione “STAZIONI SICURE”, lo sforzo operativo della Polizia Ferroviaria della Provincia di Udine ha consentito di mettere in campo complessivamente 21 operatori che hanno controllato complessivamente 11 obiettivi, tra stazioni ferroviarie, sottostazioni elettriche, viadotti, passaggi a livello ed altri siti sensibili, identificando 48 persone e sottoponendo ad approfondito controllo 4 bagagli sospetti.

La campagna nazionale “RAIL SAFE DAY”, invece, finalizzata a mantenere elevati standard di sicurezza in ambito ferroviario, il 6 aprile scorso ha visto all’opera 29 operatori della Polizia Ferroviaria di Udine, di Cervignano e Gemona del Friuli, col controllo complessivo di 27 obiettivi, tra stazioni ferroviarie, passaggi a livello, treni e altri siti sensibili, anche in riferimento ai luoghi in cui sono maggiormente riscontrate criticità come ad es. l’indebita presenza di persone sulle linee ferroviarie, l’incauto attraversamento dei binari, o lo scatto   dei “SELFIE” in linea, nei pressi di passaggi a livello ed oltre la linea “gialla” in stazione.

Tali servizi sono stati predisposti dal Servizio di Polizia Ferroviaria del Ministero dell’Interno ed hanno portato all’identificazione ed al controllo di un cinquantina di persone, elevando una sanzione amministrativa per inottemperanza al regolamento di Polizia Ferroviaria.

Nel periodo delle festività pasquali, sotto la regia del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Friuli –Venezia Giulia, sono state ancora intensificate le attività di vigilanza e controllo, sia in stazione che a bordo treno, proprio per garantire un adeguato livello di sicurezza sia in viaggio che durante il transito presso i vari scali ferroviari della regione. I risultati sono stati significativi, se solo si considera che da tale attività sono arrivati:

  • arresto di un cittadino straniero, di nazionalità marocchina, F.N., di ventinove anni, rintracciato presso la sala d’aspetto della stazione ferroviaria di Tarvisio, unitamente ad un altro straniero, cittadino algerino. Il marocchino, privo di documenti, in AFIS ed EURODAC, risultava avere a suo carico diversi precedenti per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, oltre a plurime violazioni di Ordini e decreti di espulsione, emessi da Questore e Prefetto di Pesaro e ad un’inammissibilità in area Schengen. In aggiunta, nel suo girovagare per l’Europa aveva fatto istanza di asilo politico in tre diversi Stati UE e, da ultimo, pure in Svizzera. Arresto, dunque, per la violazione delle disposizioni che regolano l’immigrazione e la condizione degli stranieri (articolo 13, comma 13 del D. Lgs. 286/1998), è stato condotto in udienza direttissima dove oltre alla conseguente sanzione è stato munito di nuovo decreto di espulsione da Udine;
  • sempre a Tarvisio, ma a bordo di un treno internazionale notturno, stavolta, sono stati arrestati due cittadini somali, un uomo ed una donna, già richiedenti asilo in Italia, che tentavano di espatriare utilizzando due documenti - un passaporto belga ed un titolo di viaggio per stranieri – rivelatisi, ad un successivo esame, falsi. Anche in questo caso, gli agenti Polfer, la cui perizia e professionalità sono state messe a dura prova dalle particolari condizioni operative in cui si è disimpegnato il servizio (notte, stranieri nascosti in diverse parti del convoglio, documenti esibiti in condizioni di scarsa luminosità, ecc.), sono riusciti ad individuare la problematica e ad avviare le procedure accertative, che hanno permesso di appurare, come due documenti molto ben contraffatti, alla fine risultassero falsi. Per la coppia, dunque, è scattato l’arresto, confermato in udienza direttissima, per il possesso e l’uso di documenti falsi validi per l’espatrio;
  • ed ancora, durante un servizio congiunto di scorta a lunga percorrenza tra Tarvisio e Firenze, effettuato dagli uomini della Polizia Ferroviaria di Udine e Gemona, è stato tratto in arresto, a bordo del treno internazionale notturno EN295 Vienna-Roma, un cittadino romeno, D.S. di anni 25, che si era reso responsabile poco prima di un furto in danno di una donna italiana, alla quale aveva sottratto denaro, telefono ed altri documenti per lei di estrema importanza. Ebbene l’incredibile prontezza d’intervento degli Operatori Polfer ha impedito al ladro di disfarsi degli oggetti che avrebbero potuto comprometterlo, riuscendo a recuperare l’intero maltolto ed a restituirlo all’avente diritto. Il romeno veniva dunque tratto in arresto e messo a disposizione dell’A.G. di Firenze (competente per territorio), che ne disponeva la traduzione presso il carcere di Sollicciano (FI).

Oltre a quanto sopra, si segnala che la Polizia Ferroviaria, nelle scorse settimane, ha adottato ulteriori provvedimenti nei confronti di diversi cittadini, italiani e stranieri, che sono stati colti in violazione di legge durante i serrati controlli sin qui operati presso i vari scali della provincia di Udine.

Un grande impegno, dunque, degli uomini del Compartimento Polfer per il Friuli-Venezia Giulia che, con i loro controlli capillari, hanno saputo ben operare sia nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto dell’immigrazione clandestina che dei reati in genere, consentendo ai cittadini che viaggiano o che, per diverse ragioni, usufruiscono delle strutture ferroviarie, di approcciarvisi con serenità, sapendo che in ogni caso, per qualsiasi necessità, possono riferirsi alla Polizia Ferroviaria.

 


13/04/2018

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