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164° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato

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Festa della Polizia 2016

Discorso del Questore, dott. Tommaso Cacciapaglia

 

FESTA DELLA POLIZIA

164° ANNIVERSARIO

26 Maggio 2016

 

        Signor Prefetto, Autorità, Signore e Signori, anche quest’anno ho il privilegio di rappresentare la Polizia di Stato, qui nella splendida città di Treviso, in occasione del 164° Anniversario della Sua fondazione.

164 anni di storia durante i quali la gente ha apprezzato negli uomini e nelle donne della Polizia di Stato molte virtù: tra queste il coraggio, la fermezza, la costanza e la serenità nell’affrontare qualsiasi rischio, ma anche la capacità di porsi in discussione, per poi rimettersi in gioco e rinnovarsi. In questi 164 anni di vita, la Polizia di Stato ha saputo lasciare un’impronta, forte, indelebile, di giustizia e lealtà, riuscendo a rinnovarsi, attraverso il dialogo vero e continuo con la gente, per stare sempre al passo con i tempi, senza tradire mai le tradizioni e le sue origini.

Origini che nell’ambito di una società trovano fondamento nel significato dello slogan voluto dal Capo della Polizia ”Esserci Sempre” motto che esprime con chiarezza ed efficacia e l’essenza stessa del “bene sicurezza” che è alla base dell’unione e della coesione tra tutti gli attori del contesto civile e certamente tra essi stessi e le istituzioni.

L’ opportunità di oggi mi consente di rivolgere a tutti voi, a nome delle donne e degli uomini della Polizia di Stato Trevigiana, un caloroso e vivo ringraziamento, perché la vostra presenza sottolinea il particolare significato di questa cerimonia.

Essa è un momento di incontro, di partecipazione, di riflessione sul nostro lavoro, con un contributo di memoria non celebrativo …., o non solo ….. sicuramente di riconoscenza  nei confronti di coloro che hanno dato la vita per la nostra gente e che per noi siano di esempio e di stimolo per l’attività futura.

La scelta di trovarci qui, nell’Auditorium della Fondazione Cassamarca, in Piazza delle Istituzioni, aperta a tutti, vuole sottolineare l’impegno forte della Polizia di Stato per questa città e la sua provincia tutta, per aiutarla nella crescita civile, affrancandola, dalla paura  della illecità, della criminalità, sulla strada della legalità per la sicurezza della nostra gente.

E’ qui che pulsa l’Istituzione Stato. Qui le pubbliche amministrazioni, in costante partenariato, servono i cittadini ….. tutte insieme …… compagne di viaggio quotidiane.

La sicurezza è un elemento fondamentale per lo Stato moderno.

Oggi, e non solo da oggi, in Italia  questo è un problema che presta il fianco a valutazioni critiche o consensi di ordine politico che investono in pieno i soggetti istituzionali, le strategie di governo, la sensibilità del legislatore.

Un problema che, spesso, anche per le modalità di approccio dei media, suscita forti sensazioni emotive, rigenera strumentalizzazioni, esaspera i pur comprensibili sentimenti di insicurezza del contesto civile.

Se ne discute ancora tanto ed in ogni sede . Purtroppo  tutto ciò porta ad esasperare le pur condivisibili preoccupazioni dell’utenza …… e questo non agevola certamente il nostro lavoro.

Da una parte, oggi possiamo utilizzare importanti strumenti legislativi capaci di incidere pesantemente negli interessi della criminalità organizzata ……………… dobbiamo solo applicarli con ragionevole determinazione ………… così potremo raggiungere risultati di tutto rilievo.

Dall’altra parte, in egual modo occorrerebbe maggior vigore normativo per incidere efficacemente sul crimine di strada e su molti comportamenti che, pur non essendo reati, si configurano come inciviltà e maleducazione, determinando nella percezione della gente un grave senso di insicurezza.

E qui si invoca la protezione dello Stato, quasi fosse questo un astratto, benefico risolutore dei mali individuali e della società e non la sintesi dell’agire collettivo, nel divenire democratico di un popolo, lascia troppi spazi per interpretazioni strumentali della sicurezza e denota i sintomi di una cultura fatalistica che tende ad affidare al demiurgo di turno e non alla fatica quotidiana di ognuno la soluzione del problema e non come si sta verificando, in numerosi casi, con una taumaturgica delega alle Forze dell’Ordine.

Per migliorare ancora andrebbe riadeguato l’intero sistema di sicurezza per renderlo più moderno e attuale. Sarebbe necessario riconoscere responsabilità, poteri e competenze chiaramente individuate.

In egual modo si dovrebbe pensare seriamente al passaggio di competenze amministrative …… dalla Polizia ad altri Enti (penso al rilascio dei passaporti o al permesso di soggiorno per stranieri) pur lasciando alle Forze dell’Ordine il controllo che ratione materia ad esse spetta.

Sarebbe utile rendere efficace il sistema sanzionatorio configurando la pena come un …… forse a volte modesto, ma immediato e  puntuale castigo e non come lontana promessa di ristoro alla comunità per il torto subito.

Mi sovviene Cesare Beccaria, ancor oggi particolarmente attuale, che vedeva l’effetto deterrente della pena non già sul suo tasso di afflittività ma …… quanto, sulla certezza della irrogazione di essa.

Diversamente si rischia di accreditare l’Italia come il ventre molle  dell’Europa dove conviene trovare rifugio perché minore è il pericolo di essere processati e puniti. Si avverte il bisogno del consolidamento di norme che offrono una equa distribuzione delle garanzie da una parte, giuste garanzie e strumenti per la reclusione e la riabilitazione dei criminali, ma dall’altra anche leggi che garantiscono la vittima del reato e siano di adeguato supporto al nostro lavoro.

Ma veniamo alla nostra Treviso, città che per dinamiche attinenti la sicurezza non si discosta da altre analoghe realtà.

Oggi vi risparmierò il resoconto numerico del lavoro portato a termine in quest’anno.

Mi rendo conto che l’arida elencazione di cifre e percentuali sinceramente annoia e comunque  non rende merito a quanto si è cercato di fare con impegno e sacrificio  (dati che trovate sul sito web della Questura di Treviso).

Devo però portare alla vostra attenzione alcuni aspetti del nostro operato che ritengo di particolare rilievo.

La questione dell’ordine pubblico, che è l’impegno maggiore e più delicato per il Questore ……., mi sembra di poter affermare in tutta coscienza che la situazione sia stata portata nell’alveo della normalità, in termini di assenza di criticità di piazza.

E’ forte la presenza di una vasta area giovanile che manifesta il suo disagio attraverso momenti di aggregazione, sulle cui ragioni non spetta a noi pronunciarci.

Siamo convinti  comunque che la città esiga …….. meriti rispetto per la sua civiltà e per l’affermazione di quel sentimento di legalità che pure ne pervade l’intera ossatura.

In questo senso sono stati orientati i servizi di ordine pubblico diretti dai funzionari di Polizia con equilibrio, buon senso e capacità di mediare.

Li elogio e li ringrazio, così come ringrazio gli ufficiali dei Carabinieri per il prezioso rapporto di collaborazione.

E con tutti loro devo ringraziare gli uomini dei reparti specializzati in ordine pubblico, di Polizia e Carabinieri.

Entro la fine di quest’anno prevediamo di avere nella nostra provincia  una popolazione amministrata di  circa 110.0000 stranieri.

Di questi un buon 12% sono residenti in Treviso. Praticamente un decimo della popolazione.

E nonostante l’impegno gestionale che tutto ciò comporta, oggi noi rilasciamo un permesso di soggiorno in 40 giorni. Ormai l’immigrazione non può essere concepita solo come emergenza.

Si è strutturata  e non deve più meravigliare. E’ una realtà da affrontare in sinergia con scelte politiche interne nell’Europa, anche per le influenze che essa può avere, come ogni fenomeno umano, sulla criminalità, comune ed organizzata.

Ai massimi livelli permane l’azione investigativa, per destrutturare, annientandole, le attività criminali che si annidano nel nostro territorio.

Reati predatori, traffico di sostanze stupefacenti e prostituzione sono fenomeni che permangono anche nella nostra realtà, enfatizzati nella percezione delle persone perchè associate ai rischi che comporta l’immigrazione clandestina.

La diffusione della droga resta il fenomeno criminale  di tipo associativo di maggior rilievo.

E’ un crimine che contrasteremo sempre con maggiore decisione, mentre stanno emergendo fenomeni che ormai non sono più una novità: così come  monitoreremo altri campanelli d’allarme sociale che pur non annoverati nelle fattispecie delittuose, o non sempre, come l’uso di alcool da parte dei giovani e l’influenza da gioco, costituiscono problematiche sociali con le quali ci confrontiamo in maniera crescente e che non possono essere più nascoste come la cenere sotto il tappeto.

La prostituzione in strada  si è contratta  anche perché risente del pressante controllo del territorio di tutte le forze di Polizia. Ma anche in questo campo bisogna affrontare il problema in modo risolutivo.

Auspichiamo in merito una legislazione moderna che possa governare il fenomeno e non portarla due isolati più in là.

Il decremento dei reati predatori è un dato di fatto.

Senza cercare alibi, sento di poter affermare che, per contrastare il fenomeno abbiamo dato risposte operative concrete, privilegiando e potenziando il sistema di controllo del territorio, in sinergia con gli analoghi servizi dei Carabinieri ed il concorso continuo della Guardia di Finanza e delle Polizie Locali.

E questa volta, sono sicuro che mi permetterete di citare un dato, ... ed infatti … è l’unico dato che cito, nel primo quadrimestre del 2016 i reati in generale e quelli predatori sono diminuiti rispettivamente del 21% e del 15% rispetto ad analogo periodo del 2015.

Comunque siamo consapevoli  ……... che non possiamo rispondere alla domanda  di sicurezza con la matematica ………... noi la sicurezza dobbiamo darla ….. effettivamente …….: di questi problemi, reali o percepiti che siano, noi ce ne siamo fatti carico senza perdere mai di vista la nostra unica missione: dare sicurezza a quanti rispettano la legalità.

 E non dobbiamo farlo per i cittadini di oggi, ma soprattutto farlo per gli adulti di domani.

 Per questo guardo quel meraviglioso gruppo di ragazzi delle scuole del Duca degli Abruzzi di Treviso e dell’Istituto Comprensivo di Quinto di Treviso e Morgano laggiù in fondo, che sono il nostro investimento …… essi sono la ragione stessa dei nostri ideali,  essi incarnano tutte le nostre speranze, sono loro lo stimolo a proseguire nell’impegno quotidiano con fiducia, determinazione, e se volete anche con ottimismo  e allegria.

Ma l’attività di polizia non è stata solo quella ben conosciuta che ho appena ricordato.

Altrettanto straordinario è il lavoro silenzioso che ogni giorno gli uomini  e donne della Polizia di Stato portano a termine con fatica, grandi difficoltà, in silenzio, fuori dalle luci della ribalta che ringrazio con un forte abbraccio.

E’ un lavoro che vale sicuramente quanto i 9 chili di droga sequestrati al termine di una delle indagini o la più lunga e sofisticata attività che ha portato recentemente all’arresto di 7 criminali che costituivano una delle più temibili bande di albanesi della scena nazionale per lo sfruttamento della prostituzione.

E’ un lavoro che questi uomini e queste donne si ostinano a chiamare servizio e, se così è, un  motivo ci sarà.

Sono orgoglioso di tutti loro;  essi sono eroi silenziosi, eroi di ogni giorno che mai appariranno, ma che costituiscono la struttura portante della nostra Polizia.

La forza dell’impegno civile della Polizia di Stato, integrato dallo straordinario contributo degli Amici Carabinieri e della Guardia di Finanza che con quella dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia Penitenziaria e delle Polizie Locali, costituisce il più sicuro presidio per la realtà Trevigiana e la garanzia della legalità, mantenendo alta la tradizione di efficienza del servizio, di efficacia dell’azione e di affidabilità.

Un grazie di cuore a tutti coloro che in qualche modo hanno condiviso il nostro impegno e a quanti ne hanno facilitato la corrispondenza alle richieste di sicurezza.

Un particolare ringraziamento alle presenti famiglie, che ritengo, condividano appieno, pur nel silenzio delle mura domestiche, la missione alla quale ognuno di noi è chiamato, pur su di un proscenio diverso.

Un grazie caloroso ed affettuoso al Signor Prefetto Laura Lega esprimendole sentita riconoscenza per la grande sensibilità sempre dimostrata per le attività della Polizia di Stato.

Sentita riconoscenza sento di esprimere al Sindaco Giovanni Manildo per la cordialità e la grande collaborazione con cui è vicino alla Polizia ed al Consiglio Comunale tutto.

Grazie al Presidente Leonardo Muraro per quanto l’Amministrazione Provinciale è certamente accanto a noi.

Un caloroso saluto a tutta la Magistratura ed in particolare al Signor Procuratore, Dott. Michele Dalla Costa, cui ci lega  un sicuro e convinto spirito di servizio.

La mia  più profonda gratitudine, l’apprezzamento sincero ed un caloroso, fraterno abbraccio va a tutti gli appartenenti alle consorelle Forze di Polizia, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza con le quali condividiamo ogni giorno le fatiche e le difficoltà della professione e  che ci dimostrano affetto, stima ed amicizia (sono tutti sentimenti che ricambiamo di vero cuore e con altrettanto affetto).

 Abbraccio tutti gli amici dell’Esercito e dell’Aereonautica Militare, qui rappresentati ai massimi livelli.

Alle altre componenti politiche, culturali, scientifiche, economiche e sindacali ed alla stampa va il mio sincero grazie per la considerazione che hanno sempre della Polizia di Stato.

Un cordiale pensiero rivolgo a coloro che, per la tirannia del tempo, hanno cessato la loro collaborazione attiva, ma mantengono inalterati i sentimenti di appartenenza, riuniti nell’ Associazione Nazionale della Polizia di Stato.

Alle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e del personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, un particolare grazie per la collaborazione che hanno voluto offrirmi dimostrando un grande senso di responsabilità nel saper coniugare gli interessi degli operatori alle esigenze sostanziali del servizio.

Un grande grazie oggi va anche a chi ci ha permesso di avere la nostra festa in questa magnifica location, la Fondazione Cassamarca qui rappresentata dagli amici Avvocato Gianfranco Gagliardi ed Ing. Pietro Semenzato, amici che senza voler apparire, hanno contribuito concretamente alla realizzazione di questa giornata.

Devo un ringraziamento a voi tutti presenti che, trascurando i vostri impegni, avete voluto testimoniare con la partecipazione quel consenso che la Polizia di Stato riceve dalle forze sane della società.

La mia più affettuosa gratitudine ed uno straordinario apprezzamento sento di rivolgere infine, ma sono i primi nel mio cuore …… e loro lo sanno …..  alle donne e agli uomini della Polizia di Stato e Amministrazione Civile dell’Interno di tutti gli uffici di Treviso, Polizia Stradale, Polizia Di Frontiera, Polizia Ferroviaria, Polizia Postale e delle Comunicazioni, specialità della Polizia di Stato chiamate ad assumere il presidio e quindi la sicurezza quotidiana delle grandi arterie viarie, degli spazi transfrontalieri, degli scali di maggior traffico ferroviario e dello sconfinato territorio virtuale del web, ormai articolazioni vitali di un’Amministrazione che intende fornire, sempre più risposte esaustive perché specialistiche in ogni comparto della vita in cui il cittadino esprime la sua quotidianità.

Grazie ai componenti della Sezione Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica, per il loro spirito di servizio e per l’entusiasmo che mostrano nel lavoro, al servizio dell’Amministrazione della Giustizia.

Auguri di serenità, scusatemi se mi ripeto, ma è doveroso, per le nostre famiglie che, con noi, condividono le pene, le trepidazioni, ma anche, l’entusiasmo per questa professione.

Ma la grande forza di andare avanti, di non mollare mai, la Polizia di Treviso la trova in quel seme che molti anni fa è caduto, molte ….. troppe volte sulle strade di questa provincia, il sangue dei nostri “moderni eroi”.

Grazie ragazzi che anni fa per un’ideale di servizio, avete saputo donare la vita.

Grazie a voi, ragazzi di oggi, che sapete raccogliere ed interpretare quel messaggio affrontando con coraggio e in  silenzio, le difficoltà forti, nella spinta emotiva che serve a superare ogni ostacolo.

Auguri a tutti

Auguri alla Polizia di Stato

Viva l’Italia


31/05/2016
(modificato il 06/06/2016)

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