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Arrestato il responsabile di alcuni furti ed estorsioni

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Nei giorni scorsi, la sezione Antidroga della Squadra Mobile ha tratto in arresto, fuori flagranza, G.A. per il reato estorsione e tentata estorsione, in relazione all’art. 71 comma 2 Dlgs 159/2011, nonché per le violazioni agli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale cui lo stesso G.A. si trovava sottoposto, ex art.75 comma 2 Dlgs 159/2011.

In data 8 Giugno u.s., personale della Squadra Mobile di Trapani aveva dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di V.M., V.C., B.A., S.F.P., B.G. e V.A., indagati a vario titolo, per detenzione, porto ed utilizzo, in concorso, di armi da fuoco alterate, nonché per furto aggravato e traffico di sostanze stupefacenti.

Nel corso della stessa attività d’indagine, era emersa la figura di G.A., pluripregiudicato, sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Erice (TP), stabilmente dedito in questo centro alla perpetrazione di reati contro il patrimonio, ed in particolare furti, rapine ed estorsioni.

In particolare, era possibile intuire che G.A. riscuotesse abitualmente, a titolo estorsivo, una somma di denaro ricompresa tra  € 20,00 e € 50,00 dal proprietario di una Pescheria, sita in Erice Casa Santa (TP).

I servizi tecnici, in effetti, hanno permesso di riscontrare che, nelle prime ore della mattina, il predetto fosse solito recarsi nei pressi dell’attività commerciale per rimanere svariati minuti in compagnia del proprietario della pescheria, il quale successivamente era solito cedere alle richieste di denaro anche solo per evitare che lo stesso potesse intrattenersi all’interno, infastidendone i clienti.

Circa la spiccata capacità a delinquere di G.A. e la sua stabile dedizione alla perpetrazione di delitti contro il patrimonio in questo centro, si è scoperto che lo stesso avesse  rubato uno stereo dalla vettura di proprietà di un comune cittadino, e che da allora avesse iniziato a minacciarlo, anche di bruciarne l’autovettura, al fine ottenere somme di denaro a titolo estorsivo. In sostanza, G.A., dopo il furto, voleva imporre il c.d. “cavallo di ritorno” e per questo aveva iniziato a “perseguitarlo” per la restituzione dello stereo.

Pare opportuno aggiungere come la Squadra Mobile abbia potuto contare poco sulla collaborazione delle vittime, in quanto, evidentemente, intimorite di possibili ritorsioni.

La stessa attività investigativa, coordinata dal Sostituto Procuratore, ha consentito di contestare a G.A. plurime violazioni della sorveglianza speciale, nonché la commissione di alcuni furti ed ricettazioni.

Le indagini, inoltre, lasciano ragionevolmente presumere che il malvivente abbia posto in essere altri episodi estorsivi ai danni di esercenti così come semplici cittadini.

Il GIP di Trapani, condividendo il quadro probatorio, ha convalidato l’arresto, disponendo nei confronti di G.A. la custodia cautelare in carcere.


28/06/2016

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