Lo straniero che girava sotto falso nome era ricercato da oltre un anno e verrà estradato in Albania
Non è stato semplice per gli uomini della Polizia di Stato rintracciare l’albanese 51enne, trafficante pericoloso, che girava sotto falso nome, sperando di farla franca.
K.B, era ricercato per traffico internazionale di stupefacenti, armi e munizioni ed era riuscito ad eludere i controlli muovendosi sotto falso nome, arrivando fino alla nostra provincia, nella speranza di ricongiungersi ad alcuni familiari.
I poliziotti della Squadra Mobile di Siena, venuti a conoscenza tramite l’Interpol, nelle attività di Cooperazione Internazionale di Polizia, che lo straniero avrebbe dovuto scontare 1 anno e 8 mesi di carcere, per un residuo di pena derivante da una pregressa condanna emessa in Albania, si sono attivati raccogliendo le informazioni ricevute sul suo conto.
Dai primi accertamenti svolti dalla Sezione Antidroga della Mobile della Questura, diretta dal Vice Questore Aggiunto Sabatino Fortunato, è emerso che l’albanese, dopo aver scontato una parte della condanna a 8 anni e 8 mesi a Tirana, per fatti commessi nel 2008 a Catania, era stato affidato ai servizi sociali, ma era riuscito a sottrarsi evadendo la misura.
Da allora, utilizzando diversi alias, si muoveva sul territorio italiano, peraltro commettendo altri reati specifici, per i quali, sotto altro nome, era stato nuovamente arrestato nel 2014.
Lo scorso anno, usando un terzo nome, aveva cercato di raggiungere i familiari a Colle Val D’Elsa, regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale, presentando anche istanza per il rilascio del permesso di soggiorno presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Siena.
Gli investigatori, non appena hanno ricevuto l’ordine di cattura in ambito internazionale, emesso dal tribunale Gravi Reati di Tirana si sono appostati, effettuando numerosi servizi di osservazione presso il domicilio del fratello, peraltro non molto agevole, e in meno di 5 giorni sono riusciti ad assicurarlo alla giustizia.
Lo straniero è stato, quindi, accompagnato in Questura, dove è stato sottoposto a fotosegnalamento da parte della Polizia Scientifica e, a seguito degli ulteriori accertamenti svolti dagli uomini della Squadra Mobile unitamente ai colleghi dell’Ufficio Immigrazione, è stato accompagnato al carcere di Santo Spirito, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ai fini estradizionali.
Siena, 18 maggio 2016