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Marina di Ravenna: scippano cellulare negli stradelli. La Polizia arresta un giovane e ne denuncia altri due.

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La Polizia di Stato ha arrestato A.T. 23enne nato in Marocco, ora cittadino italiano e ha denunciato due 15enni, una ragazza italiana e un giovane marocchino, per il reato di furto con strappo e solo quest’ultimo anche per non aver esibito il permesso di soggiorno e un documento di identificazione.

          Verso le due del mattino di domenica, la Centrale Operativa della Polizia ha inviato una Volante in viale delle Nazioni a Marina di Ravenna per la segnalazione di uno scippo. Un equipaggio impegnato in un servizio di prevenzione dei reati, che sovente nel fine settima subiscono un’impennata, trovandosi a poche centinaia di metri ha raggiunto in pochi secondi il luogo indicato. Due ragazze alla vista della Volante hanno indicato agli agenti, due giovani, di cui una ragazza, che dopo aver attraversato di corsa la strada si sono addentrati nella pineta demaniale. Abbandonata l’auto e dopo un inseguimento nella vegetazione, i poliziotti sono riusciti a bloccare i due fuggitivi prima che questi raggiungessero lo stradello retrodunale.  Questi sono stati identificati per una ragazza italiana e un giovane marocchino in regola con le norme sul soggiorno, entrambi 15enni. E’ stato fermato anche un terzo individuo che cercava di nascondersi nella vicina isola ecologica. Quest’ultimo è stato identificato per A.T. 23enne marocchino di nascita, ora anche cittadino italiano, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, per traffico illecito di sostanze stupefacenti ed altro.

La vittima ha raccontato agli agenti che poco prima, mentre percorreva a piedi in compagnia di un’amica lo stradello demaniale, ha incrociato un gruppetto di giovani, tra i quali vi erano i tre fermati, dove una ragazza ha attirato la loro attenzione e dopo un breve scambio di battute, A.T. gli strappava dalle mani il proprio smartphone per poi fuggire. In seguito A.T. ha indicato agli agenti la zona della pineta dove aveva gettato il predetto cellulare, che è stato recuperato e riconsegnato alla proprietaria. Il 23enne su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato posto agli arresti domiciliari presso l’abitazione della famiglia mentre i due minorenni dopo essere stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Bologna hanno fatto ritorno nelle rispettive residenze.     


22/08/2017

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