Questura di Ragusa

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La Polizia di Stato: Commissariato di Comiso e Squadra Mobile della Questura di Ragusa hanno eseguito nella mattina di ieri una ordinanza di custodia cautelare in carcere per stalking e danneggiamento seguito da incendio.

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auto incendiata

In data 03.02.2017 si presentava presso il Commissariato di P.S. di Comiso una donna comisana, in compagnia della figlia, per proporre formale denuncia-querela nei confronti di R. N., nato a Comiso, per tutta una serie di episodi che si erano verificati nei mesi precedenti.

 

La signora ricostruiva le angherie subite da lei e dai suoi familiari a causa di un pregiudicato che si era innamorato di lei.

I fatti iniziavano il 24.08.2016 quando veniva a sapere dalla figlia che l’uomo era andato a chiedere di lei presso il negozio di un suo familiare.

La donna, conosciuti i fatti, rimaneva perplessa ma anche spaventata dall’insistenza di R.N.

I giorni successivi si ripeteva lo stesso episodio, ma cominciava una serie di accadimenti che preoccupavano sempre di più tutta la famiglia della donna, anche perché il pregiudicato in questione aggiungeva all’insistenza con cui voleva incontrare la donna, anche ingiurie nei suoi confronti e minacce contro i suoi parenti, inoltre asseriva che la donna lo stava perseguitando ed in particolare: “me la deve togliere la magia, lei mi ha fatto una macumba”. In questa occasione veniva richiesto l’intervento della Polizia ma l’uomo si era già allontanato.

Nelle prime ore del 14.12.2016 l’autovettura Fiat Punto parcheggiata in strada di fronte all’ingresso di casa della donna andava a fuoco. Immediatamente scendevano in strada gli uomini della casa che spegnevano le fiamme. In seguito intervenivano i Vigili del Fuoco e la Polizia di Stato che constatava la natura dolosa dell’incendio rinvenendo, nei pressi dell’auto, due bottiglie di plastica che odoravano di carburante.

Inoltre il figlio notava all’interno del suo furgone un forte odore di benzina e del liquido ancora presente sul tappetino, probabilmente carburante; non si escludeva quindi che gli autori dell’incendio della Fiat Punto volessero dare fuoco anche al furgone.

Nel frattempo il pregiudicato non perdeva occasione per provocare la lite con i più stretti familiari della donna, che non accettavano le provocazioni.

Infine la sera del 02.02.2017 mentre la donna era a casa sentiva un fortissimo boato, provenire dall’esterno, per cui tutti scendevamo giù per vedere cosa fosse successo. Sul posto interveniva la Polizia di Stato che visionava anche alcune immagini di videocamere della zona dalle quali si poteva notare che venivano lanciati alcuni grossi petardi in direzione del cancello dell’abitazione.        

Finalmente la donna si decideva a sporgere una formale querela nei confronti dell’uomo atteso che sino a quel momento non era stata formalizzato alcun atto nell’errato convincimento che l’uomo potesse desistere dalle continue intimidazioni.

Dalla visione delle riprese in esame alla Polizia di Stato emergeva che qualche minuto prima dell’incendio della Fiat Punto un individuo, riconosciuto successivamente per l’uomo che aveva più volte vessato l’intera famiglia, si avviava, con passo spedito e tenendo nella mano destra un sacchetto di plastica con qualcosa dentro, verso la Via Sardegna, dove era parcheggiata l’autovettura data alle fiamme.

In data 23.12.2016 personale della Polizia di Stato (Squadra Mobile e Commissariato) nel corso una perquisizione domiciliare a carico del soggetto in esame rinveniva all’interno del garage della sua abitazione tra l’altro un’autovettura provento di furto.

Nel corso dell’attività di Polizia Giudiziaria, durante i rilievi foto-dattiloscopici effettuati presso il Commissariato di P.S., l’attenzione degli operanti veniva attirata dal fatto che l’uomo presentava nel dorso di entrambe le mani evidenti scottature già in fase di guarigione, ed una bruciatura dei capelli all’altezza della regione temporale destra.

          In data 11 Giugno infine alle ore 5,05 personale dipendente del Commissariato interveniva ancora una volta per l’incendio di un’autovettura.

            Giunti sul posto gli operatori di Polizia erano già presenti personale dei Vigili del fuoco che stavano provvedendo a spegnere le fiamme di un’autovettura che era completamente distrutta all’interno di un garage. 

             La proprietaria dell’autovettura era ancora una volta la donna vittima della continue attenzioni, peraltro all’interno del garage a causa delle alte fiamme sprigionatisi nell’incendio era completamente crollato il tetto.

Poiché ancora una volta emergevano evidenti e gravi indizi di colpevolezza che facevano ritenere che l’individuo fosse l’autore degli incendi commessi al fine di eseguire il reato di stalking nei confronti della donna ed in considerazione della pericolosità del soggetto, lo stesso è stato più volte deferito alla A.G. per resti di:Furto aggravato,Ricettazione,Lesioni aggravate,Possesso e porto di armi ed oggetti atti a offendere,Detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti, Danneggiamento a seguito di incendio.Veniva richiesta una ordinanza di custodia cautelare per il pregiudicato eseguita dagli uomini del Commissariato di Comiso e della Squadra Mobile in data 11/07.

L’uomo è stato condotto in carcere.

 


12/07/2017

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