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Il Questore di Pordenone chiude per 30 giorni l’esercizio pubblico “Cicheteria al 1843”: all’interno spaccio e consumo di droga.

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Art. 100 TULPS

Il Questore della Provincia di Pordenone dr. Marco Odorisio ha disposto la sospensione per trenta giorni dell’attività dell’esercizio pubblico “Cicheteria al 1843”, sito in questo centro cittadino – corso Garibaldi 36/B, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).

Il provvedimento, che si inserisce nella prosecuzione dell’attività di prevenzione e sicurezza della Questura di Pordenone sul territorio cittadino, segue gli analoghi provvedimenti di sospensione dell’attività eseguiti lo scorso 10,  16, 25 maggio, 29 giugno e 11 luglio nei confronti degli esercizi pubblici “Rayan Pizza e Kebab”, “QUEEN’S BAR”,  “Bar Commercio”,  Bar “Tiffany” e Bar “Marconi”.  

Nella mattinata odierna, personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, unitamente ad equipaggi della “Squadra Volante” ha dato esecuzione al suindicato provvedimento amministrativo, in quanto presso l’esercizio pubblico “Cicheteria” al 1843” alla luce degli accertamenti e controlli svolti da personale della Questura è emerso come il bar in argomento venisse indicato come luogo per lo spaccio e l’acquisto di sostanze stupefacenti tipo “cocaina”.

Infatti, nella serata di domenica 4 novembre, verso le ore 19.30, un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico “Squadra Volante” eseguiva un controllo in corso Garibaldi con particolare attenzione al plateatico dell’esercizio pubblico “Cicheteria al 1843”, affollato da un notevole numero di avventori per il consueto aperitivo serale, ove erano state segnalate più volte “vendite” al dettaglio di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”. 

Nel corso dell’attività, i poliziotti notavano uscire una coppia di giovani dal locale che, sottoposti a perquisizione personale, risultavano in possesso di sostanza stupefacente, in particolare il 25enne della provincia di Pordenone che occultava sulla persona una decina di dosi di cocaina pronte per essere spacciate.

La successiva perquisizione domiciliare consentiva di rinvenire e sequestrare nell’abitazione a disposizione della coppia oltre 60 grammi di cocaina pura, nonché una piccola pressa per sminuzzare la cocaina ed il kit necessario al confezionamento. All’esito di tale attività si procedeva all’arresto in flagranza dello spacciatore in argomento ed  al deferimento in stato di libertà dell’altro giovane pordenonese.

Gli ulteriori riscontri evidenziavano, come nell’illecita attività gravitante nel locale in argomento fosse coinvolta anche una dipendente del locale sentimentalmente legata al giovane arrestato ed, infatti, a riscontro di ciò nella serata di ieri martedì 5 novembre personale della Squadra Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Pordenone procedevano alla perquisizione all’interno del suindicato bar ai sensi dell’art. 103 – 3° comma D.P.R. 308/90 T.U - Stupefacenti.

L’attività di Polizia Giudiziaria dava esito positivo, in quanto all’interno del locale veniva rintracciata la dipendente anch’essa sottoposta a perquisizione rinvenendola in possesso di sostanza stupefacente.

Sussistendo quindi i presupposti normativi previsti dall’art. 100 del T.U.L.P.S. e riscontrata una oggettiva situazione di pericolosità per la sicurezza pubblica, per la sicurezza delle persone e per la salute pubblica è stato disposto e applicato in via di urgenza il provvedimento di sospensione per trenta giorni dell’attività del pubblico esercizio.


07/11/2018

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