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61enne pordenonese stalkizzava vicini di casa: arrestato dagli agenti della Questura di Pordenone su ordinanza di misura cautelare in carcere

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Squadra Volante

Nel pomeriggio di ieri agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico - “Squadra Volante” della Questura di Pordenone hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti del 61enne pordenonese C.G. residente in città, disposta dall’Autorità Giudiziaria per il reato di Atti Persecutori (art. 612BIS C.P.).

L’uomo, recidivo, era già stato arrestato dalla Polizia di Stato il 29 agosto dello scorso anno, in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dall’A. G. di Pordenone, in quanto ritenuto responsabile dei reati di tentata violenza sessuale, tentata estorsione ed atti persecutori nei confronti di due donne.

Il pordenonese, veniva quindi scarcerato per fine espiazione pena lo scorso 14 luglio e nonostante il periodo detentivo, ricominciava si da subito a porre in essere delle condotte moleste ed ansiogene contro una vicina di casa, tanto da rigenerare nuovi stati di ansia e agitazione a danni della vittima.     

Infatti, cominciava a passare ripetutamente in bicicletta lungo le vie di confine della casa della donna guardando insistentemente verso l’abitazione e verso la donna, oppure mentre la vicina si trovava nel proprio giardino la apostrofava in modo provocatorio.

Ancora, due giorni dopo la scarcerazione l’uomo acquistava  una utenza telefonica sconosciuta alla vittima designata, inviandole sempre con maggiore insistenza molestia  ed invasività numerosissimi “SMS” offensivi e persecutori.

Da ultimo, l’episodio di martedì 7 agosto, allorquando l’uomo lanciava un uovo nel giardino dell’abitazione della vicina.

Gli episodi sopradescritti  venivano quindi formalizzati e compendiati dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Pordenone in una circostanziata informativa di reato trasmessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone, che tempestivamente richiedeva ed otteneva dal G.I.P. la disposizione dell’applicazione della misura cautelare in carcere eseguita nel pomeriggio di ieri.

Al termine delle incombenze l’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Pordenone a disposizione della procedente Autorità Giudiziaria.


10/08/2018

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