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Polizia di Stato: sospesa per trenta giorni attività di un esercizio pubblico

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Sospensione attività commerciale

Polizia di Stato: sospesa per trenta giorni attività di un esercizio pubblico ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza)

Il Questore della Provincia di Pordenone dr. Marco Odorisio ha disposto la sospensione per trenta giorni dell’attività dell’esercizio pubblico “Bar Commercio”, sito in questo centro cittadino – via Santa Caterina, 1, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
Il provvedimento, che si inserisce nella prosecuzione  nell’attività di prevenzione e sicurezza della Questura di Pordenone sul territorio cittadino, segue gli analoghi provvedimenti di sospensione dell’attività eseguiti lo scorso 10 e 16 maggio nei confronti degli esercizi pubblici ubicati “Rayan Pizza e Kebab” e “QUEEN’S BAR”, ubicati in questo centro cittadino: “Rayan Pizza e Kebab” e “QUEEN’S BAR”, rispettivamente per venti e trenta giorni.  

Nel pomeriggio odierno, personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, unitamente ad equipaggi della “Squadra Volante” e del Reparto Prevenzione Crimine “Veneto” di Padova, ha dato esecuzione al suindicato provvedimento amministrativo in quanto, nel corso del tempo, presso il Bar Commercio si sono verificati gravi episodi per l’ordine e la sicurezza pubblica, nonché attività violente che hanno originato nella cittadinanza una percepita ed oggettiva pericolosità sociale, rendendo necessario più volte l’intervento delle Forze dell’Ordine.

In particolare, il locale in argomento si è evidenziato negativamente nel corso della notte dello scorso 5 maggio, in concomitanza dello svolgimento della manifestazione  “Pordenone chiama Europa 2018" che ha richiamato in città, oltre a diverse migliaia di visitatori, espositori provenienti da paesi di tutto il mondo. In quell’occasione il personale della “Squadra Volante” interveniva presso il summenzionato  locale ove era stata segnalata una violenta lite tra avventori . Gli operatori, prontamente intervenuti,  individuavano circa venti persone presenti, tutte ubriache, tra le quali numerosi pregiudicati e nonostante gli avventori fossero ubriachi, stante la presenza dei poliziotti l’addetta al bar continuava a somministrare alcolici ai presenti. 
L’episodio sopra descritto, risulta essere solo l’ultimo di una lunga serie di fatti che hanno turbato l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nei pressi del Bar Commercio, rendendo necessaria l’effettuazione di serrati controlli che hanno evidenziato il Bar Commercio, quale luogo di ritrovo di persone che compromettono con il loro comportamento l’ordine pubblico. 

In particolare si evidenziano alcuni episodi, come quello occorso nella notte dello scorso 17 maggio, quando due pattuglie della “Squadra Volante” su disposizione della Sala Operativa intervenivano in piazza Risorgimento per la segnalazione di una lite tra cittadini extracomunitari presso il Bar Commercio. Sul posto venivano identificate nove persone, tutte straniere, alcune con precedenti di polizia e accertato che la lite era scoppiata per il furto di un portafoglio avvenuto all’interno del Bar Commercio.

Oppure, come quello avvenuto nel corso del controllo avvenuto nel pomeriggio dello scorso 9 maggio, quando la “Squadra Volante” identificava dodici avventori di cui nove con precedenti penali per i seguenti reati:  evasione, rapina, furto, rissa, in materia di stupefacenti, molestie, sfruttamento della prostituzione, atti osceni, lesioni personali, percosse, guida in stato di ebbrezza, falsità nei documenti, invasione di edifici, immigrazione, ubriachezza, resistenza a Pubblico Ufficiale.
Gli interventi al Bar Commercio da parte delle Forze dell’Ordine sono di fatto stati continuativi e reiterati. A titolo esemplificativo solo nel mese corrente  le “Volanti” della Questura sono dovute intervenire pressoché nottetempo per ben sette volte (5 – 15 -19 22 (2 volte) – 24 e 25 maggio e dall’anno 2017 oltre una ventina di volte.

Quanto all’attualità dell’allarme in ordine alla Sicurezza Pubblica, si evidenzia come nel corso dell’ultimo controllo effettuato la notte scorsa, sono stati identificati, oltre che a soggetti gravati da precedenti di polizia anche due cittadini stranieri sprovvisti di documenti d’identità che, accompagnati in Questura sono stati sottoposti a Fermo d’Identificazione le cui posizioni sul Territorio Nazionale sono tuttora al vaglio da parte degli Agenti dell’Ufficio Immigrazione.

La disposta chiusura del locale, con la sospensione dell’attività  per trenta giorni si è resa necessaria per il  fatto che il titolare, quasi mai, segnalava o richiedeva l’intervento delle Forze dell’Ordine per i gravi fatti che si realizzavano all’interno e nei pressi del suo esercizio pubblico posizionato, altresì, a pochi metri dal centro cittadino,  in zona adiacente a piazza Risorgimento, location ove si svolgono molte delle iniziative culturali e sociali e dove quindi vi è un’alta concentrazione antropica di persone che, per vario titolo vi convergono.

Il provvedimento adottato dal Questore della Provincia di Pordenone dr. Marco Odorisio, si inquadra nel prosieguo di una strategia di prevenzione e sicurezza pubblica, che si orienta in base ai segnali che il territorio evidenzia e che le Forze dell’Ordine intercettano e quindi ponderano, modulando mirati interventi in risposta, come quello odierno.


25/05/2018

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