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Polizia di Stato Operazione Bronx 2018

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Operazione Bronx 2018

Polizia di Stato Operazione Bronx 2018

Dalle prime ore di questa mattina la Polizia di Stato di Pordenone, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, sta eseguendo numerosi arresti nei confronti di cittadini di nazionalità pakistana ed afghana, quasi tutti richiedenti asilo, ritenuti responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

L´operazione antidroga, che vede impegnata la Squadra Mobile ed il Servizio Centrale Operativo, è stata avviata nel febbraio scorso, in collaborazione con la Polizia Locale e la Direzione Centrale per Servizi Antidroga.

Sono stati utilizzati, per la prima volta nella città friulana, alcuni operatori della Polizia di Stato sotto copertura, i cd. "undercover", per l´acquisto di droga, tecnica investigativa che consente di "acquistare" lo stupefacente e di ritardare l´arresto degli spacciatori.

I particolari sull´operazione saranno forniti nella conferenza stampa che si terrà alle 11.00 in Questura

 


Questa mattina, a Pordenone, la locale Squadra Mobile ed il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato sono impegnati nel rintraccio e nella cattura di 22 stranieri, quasi tutti richiedenti asilo, ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione antidroga, coordinata della Procura della Repubblica di Pordenone, è stata avviata d’iniziativa nel mese di febbraio dai citati Uffici, in collaborazione con la Polizia Locale e la Direzione Centrale per Servizi Antidroga.

L’attività investigativa si è sviluppata nei confronti di un gruppo di spacciatori stranieri, quasi tutti richiedenti asilo, che hanno presidiato stabilmente e a turno le aree del parco Querini, del Bronx e delle adiacenze del Queen'S bar di Pordenone, luoghi notoriamente frequentati da giovani, anche minorenni. Gli stranieri hanno presidiato le predette zone realizzando un’attività di spaccio rivolta ad un numero indifferenziato di giovani acquirenti.

Attraverso mirati servizi di osservazione e con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e di sistemi di videosorveglianza è stato possibile impiegare, d’intesa con il Pubblico Ministero Monica CARRATURO e con il Procuratore Capo Raffaele TITO, per la prima volta in questo capoluogo, operatori sotto copertura per l’acquisto di droga.

La tecnica investigativa utilizzata si fonda sulla possibilità di autorizzare l’acquisto di stupefacente da parte di uno o più investigatori, nonché sulla facoltà di ritardare l’arresto degli spacciatori responsabili della cessione.

Tali istituti giuridici, permettendo di ritardare l’esecuzione di attività repressive nei confronti degli indagati responsabili delle cessioni, hanno permesso acquisire ulteriori elementi investigativi senza pregiudicare il proseguimento dell’attività.

Gli acquisti degli agenti sotto copertura hanno permesso di ottenere in tempi brevi elementi probatori nei confronti di 14 persone, per cui sono stati resi esecutivi gli arresti. Il provvedimento restrittivo emesso dal G.I.P. Rodolfo PICCIN, invece, scaturisce dall’attività tecnica svolta nei confronti di ulteriori 8 indagati, sulla base di elementi raccolti con metodologia tradizionale.

L'attività investigativa ha evidenziato come gli indagati abbiano realizzato numerosi episodi di spaccio in pieno giorno senza che la presenza di estranei o di condizioni di tempo sfavorevoli influenzasse in negativo l’attività illecita, evidenziando una certa pervicacia e sfrontatezza da parte degli spacciatori, disinvolti nella reiterata consumazione del reato.

Lo stupefacente è stato sovente occultato all’interno di buche ricavate nel parco o in fioriere; i quantitativi minori sono stati invece a volte nascosti dagli spacciatori sulla loro persona, nascosti negli indumenti o nelle parti intime.

L’operazione di polizia giudiziaria ha permesso di documentare l’abilità degli indagati nella gestione dell’attività illecita: i criminali sono riusciti, in tempi brevissimi ed in via continuativa, a reperire apprezzabili quantitativi di droga destinati alla distribuzione a giovani acquirenti, realizzando decine di transazioni giornaliere. Nel corso dell’inchiesta sono stati complessivamente effettuati 28 arresti (di cui 25 ritardati) e svolti altrettanti recuperi di stupefacente.


19/04/2018
(modificato il 22/04/2018)

25/04/2024 10:25:17