I DUE MALVIVENTI, RESPONSABILI DI AVERE AGGREDITO LA TITOLARE DI UN'AGENZIA ASSICURATIVA.
La Polizia di Stato, in particolare personale del Commissariato di P.S. "Politeama" ha dato esecuzione all'ordinanza di applicazione della misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di Ficarra Carmelo 21enne palermitano, e della misura degli arresti domiciliari per Cerniglia Francesco 20enne palermitano, poiché ritenuti responsabili di rapina aggravata ai danni di una agenzia assicurativa palermitana.
Nello specifico, ieri mattina, intorno alle ore 07.00, i poliziotti hanno rintracciato nelle vicinanze della propria abitazione, Cerniglia Francesco e dopo averlo bloccato, è stato trasportato presso gli Uffici di Polizia per la notifica della misura degli arresti domiciliari. Ficarra Carmelo, invece, non è stato trovato, né presso la sua abitazione né nelle zone da lui, abitualmente, frequentate. Gli agenti, hanno quindi proceduto, ad attività di indagine e di appostamento, protrattesi nell'arco di tutta la giornata, che hanno costretto il giovane ricercato, ormai braccato dai poliziotti, sempre presenti sul territorio, a presentarsi spontaneamente, presso la casa circondariale "Pagliarelli".
L'ordinanza è stata emessa a seguito del reato di rapina aggravata avvenuta circa due mesi fa, quando i due giovani palermitani, sono entrati, con il pretesto di essere ricevuti per richiedere un preventivo, presso un'agenzia assicurativa di Palermo.
Una volta all'interno dell'esercizio, uno dei due ragazzi ha manifestato subito le sue intenzioni delittuose e, per farlo, non è stato necessario parlare, ma è bastato scagliarsi violentemente sulla titolare, riuscendo a bloccarla contro il piano della scrivania, mentre l'altro l'ha minacciata, intimando di consegnare il denaro.
Il "raid" ha fruttato circa 400,00 euro e si è concluso con una veloce fuga dai locali dei due malviventi.
Gli investigatori, dopo accurate indagini dove l'esperienza e l'intuito applicate alla conoscenza del territorio rappresentano fattori determinanti, sono riusciti a risalire ad un episodio, verificatosi poche ore prima, da cui sono partite le indagini.
Difatti la titolare dell'agenzia nelle prime ore della stessa mattina, si era recata presso un bar- tabacchi delle vicinanze per effettuare una ricarica sulla sua postepay, aveva però desistito dal suo intento, riferendo ad uno degli impiegati che sarebbe tornata in serata per effettuare un'unica ricarica, comprensiva dell'incasso giornaliero dell'agenzia.
La donna, ingenuamente, ha utilizzato un tono di voce troppo alto, tale da essere udito anche da orecchie indiscrete.
Quanto avvenuto è stato scoperto dai poliziotti che hanno indagato sul fatto e sulla presenza di tutti i clienti in quella circostanza.
Questo particolare insieme ad altri indizi raccolti, tra i quali le descrizioni parziali dei tratti somatici, hanno permesso di indirizzare, sin dai primi istanti, le indagini sui binari giusti ed ha consentito, a distanza di poco tempo, di assicurare i furfanti alla giustizia.