Nell’ambito dell’attività di prevenzione delle commistioni tra mondo ultras e criminalità organizzata, in data odierna la Divisione Anticrimine della Questura di Milano ha eseguito un provvedimento di sequestro ai sensi del Codice Antimafia nei confronti di un esponente di spicco del tifo organizzato milanista, attivo nel traffico di stupefacenti, con precedenti specifici e per reati contro la persona. Il sequestro è stato emesso dal locale Tribunale sezione Misure di Prevenzione che ha accolto la proposta della Questura.
L'uomo 38enne nel maggio del 2018 è stato arrestato dalla Questura di Milano per spaccio di stupefacenti in concorso con altri pregiudicati, reato per cui è stato condannato.
Il predetto, fin dalla giovane età, ha stretto consolidati legami con la criminalità organizzata legata al mondo del traffico di stupefacenti ed inoltre annovera precedenti per gravi reati contro la persona, in relazione alla sua appartenenza al mondo ultras.
A seguito degli accertamenti patrimoniali è emerso che, nonostante il soggetto in questione risultasse svolgere l’attività di elettricista, in realtà traeva le sue principali fonti di sostentamento dal traffico degli stupefacenti.
Di conseguenza, è stato disposto il sequestro di un complesso immobiliare di recentissima costruzione di due piani con autorimessa, di un’autovettura modello AUDI Q5, dei conti correnti e della gestione di un locale pubblico, luogo storico di ritrovo degli ultras del Milan.
Il sequestro – il cui valore è di circa un milione di Euro – è il frutto dell’attenta attività di monitoraggio, nell’ambito delle direttive ministeriali, dei soggetti che presentano profili di pericolosità sociale, sia generica che qualificata, connessi all’ambito calcistico o sportivo in genere.
Si tratta della prima applicazione in Lombardia di una misura di prevenzione patrimoniale ad un esponente delle tifoserie organizzate.