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Pestaggio a colpi di Kung Fu e scariche elettriche fra cinesi

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Denunciato giovane straniero

Una violenta lite tra cittadini cinesi si è verificata nel centro storico di Carrara e si è conclusa con il pronto intervento degli agenti del Commissariato di Polizia che hanno identificato e denunciato l'aggressore.

L'accaduto ha avuto come protagonisti tra due giovani cittadini cinesi, rispettivamente di 28 e 22 anni, incensurati ed entrambi studenti in istituti cittadini e in regola con le norme sul soggiorno.

Secondo la ricostruzione dei fatti operata dagli agenti, il ventiduenne, descritto dalla vittima come un esperto di arti marziali, avrebbe aggredito il ventottenne con l'uso di uno storditore elettrico, conosciuto come "taser" ed in grado di emettere scariche elettriche fino a 200.000 volt, strumento di cui la legge italiana vieta il porto.

Il malcapitato, secondo quanto riferito ai poliziotti, è stato raggiunto da almeno sette scariche elettriche e, stordito, è stato investito da colpi di kung fu, pugni e calci e, infine, colpito alla testa con lo stesso "taser", andato in frantumi.

Solo grazie all'intervento di un amico, anch'egli di nazionalità cinese, la vittima è riuscita a darsi alla fuga e a raggiungere di corsa il Commissariato di Polizia, dove si è rifugiato sotto shock e dolorante per i colpi subiti.

In Commissariato, dopo avere ricevuto i primi soccorsi, il giovane cinese, è stato accompagnato presso il locale Pronto Soccorso ove è stato medicato e trattenuto in osservazione.

Successivamente i poliziotti, sulla base delle dichiarazioni della vittima e di alcuni testimoni, sono riusciti ad identificare l'aggressore e a rintracciarlo presso la sua abitazione.

A suo carico è scattata una denuncia alla locale Procura della Repubblica per il reato di lesioni aggravate dall'uso di un'arma impropria.

In particolare, le indagini hanno consentito di accertare che il movente dell'aggressione è da ricercare in contrasti di natura personale, in quanto alcuni giorni prima, nel corso di una festa organizzata da connazionali, i due giovani hanno avuto un primo litigio per futili motivi, ma in quella occasione sono stati separati dagli amici.

La successiva aggressione con il "taser", invece, è premeditata dall'esperto di kung fu, poiché il giorno prima del pestaggio ha subdolamente invitato il rivale a quello che sarebbe dovuto essere un incontro chiarificatore, rivelatosi una trappola per la vittima.


12/09/2014

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