Questura di Massa Carrara

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La Polizia di Stato trae in arresto 4 persone e sequestra 4 chili di eroina e cocaina; durante le indagini gli Agenti si fingono ciclisti

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Ingente sequestro di droga

Tre mesi di indagini, lunghi pedinamenti e appostamenti per smantellare un sodalizio di narcotrafficanti nella provincia di Massa Carrara: quattro arresti, 20 denunciati e 4 kg di eroina e cocaina purissima, sono stati sequestrati dalla Squadra Mobile della Questura, prima che arrivassero a servire la costa apuana e la Versilia. Tutto parte dal controllo di piccoli spacciatori massesi: un traffico apparentemente “locale” e di poca rilevanza, sia dal punto di vista delle quantità, sia della qualità dello stupefacente. Ma non era così. La Squadra Mobile ha seguito, pedinato e osservato per mesi gli spostamenti di quattro uomini, due albanesi e due italiani provenienti dalla Garfagnana e dalla provincia apuana, di età compresa tra i 35 e i 50 anni, nullafacenti, con precedenti penali specifici in materia di spaccio. Soltanto l’uomo della Garfagnana è risultato incensurato. I Poliziotti si sono finti addirittura ciclisti per scoprire dove venisse consegnata la droga: lo stupefacente viaggiava dalla bassa Lombardia, dentro una utilitaria, in direzione Marina di Massa. Qui, in un appartamento nascosto tra le piccole vie della costa, veniva diviso, e confezionato sottovuoto, con strumentazione altamente specializzata. Le dosi venivano poi nascoste in finte buste della spesa, o sotto i materassi e i quattro malviventi si erano avvalsi anche di alcuni “custodi” che vigilavano sullo stupefacente giorno e notte. L’eroina è stata una sorpresa per gli agenti, che non ne vedevano così tanta e così pura da diversi anni sulla “piazza” di Massa. Perquisita anche l’utilitaria risultata il mezzo di trasporto tra Massa e la Lombardia e il garage del covo di trafficanti. Non sono stati trovati i contanti durante l’operazione, ma la qualità dello stupefacente sequestrato lascia intuire che i quattro avessero clienti molto esigenti e che il giro di affari toccasse le centinaia di migliaia di euro. Le lunghe indagini, coordinate dalla Procura di Massa, si sono concluse alcuni mesi fa e il Giudice all’epoca aveva confermato le misure cautelari in carcere per i quattro spacciatori. Oggi, terminate le esigenze cautelari, sono finiti agli arresti domiciliari, in attesa di processo. Adesso le indagini si sono concentrate sulla fonte primaria dello spaccio, ovvero la bassa Lombardia, da dove partiva costantemente lo stupefacente in direzione Versilia.


12/07/2019

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