Questura di Massa Carrara

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Indagini lampo della Squadra Mobile della Questura di Massa Carrara: identificato ed arrestato l’autore del gravissimo ferimento ai danni di una cittadina bulgara

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Squadra Mobile

 

 

 

 

Nella mattinata del 19 maggio 2018, personale della Squadra Mobile della Questura di Massa Carrara riusciva a raccogliere le testimonianze di una donna di origini bulgare, ferita gravemente alla gola nelle antecedenti ore notturne.

Gli investigatori riuscivano ad identificare l’autore del fatto, in un uomo di nazionalità albanese, clandestino, incensurato, senza fissa dimora, con il quale la vittima aveva intrattenuto, nel recente passato, una relazione sentimentale, terminata in maniera burrascosa da oltre sei mesi e con strascichi consistiti in frequenti minacce.

Dopo il grave episodio di sangue sono state attivate prontamente le ricerche del reo, che veniva rintracciato dai poliziotti, su segnalazione dei militari della Stazione Carabinieri di Marina di Massa, presso il cui Comando il cittadino extracomunitario si era rivolto, allo scopo di ricercare un contatto con personale della Polizia di Stato, a cui avrebbe inteso fornire spiegazioni, circa le ragioni del gesto compiuto.  

In seguito all’attività di indagine e agli accertamenti compiuti dagli Agenti, l’uomo veniva tratto in arresto per tentato omicidio della sua ex compagna bulgara.

In sede d’interrogatorio, alla presenza dell’interprete di madrelingua albanese, l’individuo ammetteva le sue gravi responsabilità, circa l’aggressione posta in essere la notte precedente ai danni della donna, a cui procurava profonde ferite da taglio, utilizzando il collo di una bottiglia di vetro rotta, all’altezza della regione giugulare, che hanno posto a rischio la vita della vittima. Le motivazioni del gesto sono da ricercare nella rottura della relazione affettiva intercorsa e per il successivo legame instaurato con un altro uomo di nazionalità italiana, che ha causato un forte risentimento. L’aggressore ha indicato anche il luogo, una boscaglia vicina alla spiaggia di Marina di Massa, poco lontano dal punto ove si è consumato il reato, ove aveva abbandonato lo strumento atto ad offendere di cui sopra. Venivano altresì recuperati, dal personale operante, con l’ausilio della Polizia Scientifica, anche gli indumenti della vittima intrisi di sangue e dei quali lo stesso soggetto aveva tentato di disfarsi nell’immediatezza dell’evento.


25/05/2018

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