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Questura di Livorno: turbativa d'asta e truffa ai danni dello stato, eseguite tre misure cautelari

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La Squadra Mobile da escuzione a tre misure cautelari, di cui due con braccaialetto elettronico

 

 

Nella giornata odierna, su ordine del Procuratore della Repubblica di Livorno, la Polizia di Stato ha eseguito l’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Livorno con cui è stata disposta l’esecuzione di due “Misure Cautelari degli Arresti Domiciliari con Braccialetto Elettronico”,  a carico di STEFANINI Riccardo e FIASCHI Emanuele, ed una misura interdittiva del divieto di esercitare qualsiasi ufficio direttivo e di rappresentanza, anche commerciale, delle persone giuridiche e delle imprese, per il periodo di un anno”, a carico di FRUGOLI Nicoletta.

Nel corso delle indagini, dirette dal Procuratore capo e condotte dalla Squadra Mobile, sono stati sentiti numerosi testimoni e sono state effettuate perquisizioni presso le residenze degli indagati, estese anche alla sede della Protezione Civile di Livorno. Sono così emersi a carico di Stefanini Riccardo, Fiaschi Emanuele e Frugoli Nicoletta, elementi probatori rilevanti circa il reato di “turbativa d’asta in concorso” rispettivamente tra il pubblico impiegato e FIASCHI Emanuele per quanto concerne l’aggiudicazione della gara c.d. “MULTISERVIZI” e tra lo stesso pubblico impiegato e FRUGOLI Nicoletta per l’aggiudicazione della gara c.d. “ALLERT SYSTEM”. In sintesi l’ex coordinatore della Protezione Civile di Livorno, preposto alle gare d’appalto, “pilotava” le procedure per farle aggiudicare ai due complici.

Acquisiti, inoltre, elementi probatori circa il reato di “truffa aggravata ai danni di ente pubblico”. Sono state, infatti, accertate gravi irregolarità compiute da STEFANINI Riccardo nel calcolare i costi degli interventi svolti dalla ditta “Tecnospurghi di FIASCHI Emanuele”, in occasione dell’allerta meteo per neve/ghiaccio del 25-26 febbraio e 1 marzo 2018. Il pubblico impiegato, con il concorso del FIASCHI, avrebbe in sostanza artificiosamente aumentato orari e mezzi impiegati dalla citata ditta, gonfiando per migliaia di euro le spese sostenute dal Comune di Livorno. In particolare i lavori di spargimento di sale sulla strada, effettuati spontaneamente da un volontario, sono stati attribuiti alla Tecnospurghi, a cui il Comune di Livorno ha pagato lavori mai eseguiti.

Il consolidato rapporto tra FIASCHI Emanuele ed il pubblico dipendente STEFANINI Riccardo, si è sviluppato anche con regalie varie, pacchi dono e cene offerte dall’imprenditore allo stesso STEFANINI.

Nel corso dell’analisi del materiale documentale sequestrato, sono emerse rilevanti anomalie nei prezzi fissati da STEFANINI Riccardo. Prezzi anomali fissati a vantaggio del privato imprenditore e a danno dell’Ente pubblico. In tal modo ogni sacco di sale da disgelo da 20 kg. è stato pagato dal Comune di Livorno 15 euro esclusa IVA, mentre nel 2013 il Comune di Pisa ha pagato per lo stesso tipo di prodotto, un pacco di sale da 25 Kg, 3.35 euro compresa IVA,. Per quattro zaini di rappresentanza contenenti piccoli accessori, donati alle scuole in occasione della manifestazione annuale, indetta dalla Protezione Civile, il Comune di Livorno ha pagato alla ditta Tecnospurghi, ben 1000 euro.

Sulla base degli elementi di prova acquisiti il Procuratore Capo ha chiesto per entrambi gli indagati la misura cautelare, necessaria anche per evitare l’inquinamento delle ulteriori prove che gli inquirenti stanno ancora raccogliendo e valutando. La richiesta è stata accolta dal G.I.P. del Tribunale di Livorno. Oggi l’esecuzione a cura della Squadra Mobile.

Va ricordato che lo scorso 30 maggio STEFANINI Riccardo, era già stato arrestato dalla Squadra Mobile di Livorno, sempre su ordine del Procuratore Capo e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, disposta dal Gip Del Forno per il reato di peculato.   In questo caso è stato contestato al dipendente pubblico l’appropriazione di carburante per mezzi comunali e il costante uso per fini privati di una autovettura di proprietà del Comune di Livorno.

 

                                                                                     Il portavoce della questura

Livorno, 29 agosto 2018


29/08/2018

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