Operazione degli agenti del Comm.to P.S. di Fondi
Nell’ambito dei controlli predisposti dalla Questura di Latina, la Polizia di Stato ha effettuato mirati accertamenti volti a infrenare l’incessante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Difatti, negli ultimi giorni sono state controllate assiduamente zone e luoghi solitamente frequentati da tossicodipendenti e spacciatori, che attualmente hanno modificato il modus vivendi per evitare di essere sorpresi in flagranza di reato, facendosi sempre più astuti utilizzando tecniche inusuali. Sono stati fermati ed identificati nr. 14 soggetti pregiudicati e sottoposti a perquisizione personale, alcuni di essi trovati in possesso di siringhe e metadone pronto all’uso. Durante i controlli effettuati su strada, da parte del personale operante del Commissariato di FONDI appartenente alla Squadra Investigativa, sono state fermate due donne romene, domiciliate a Ponte Galeria (Roma), nei pressi della ferrovia intente a disturbare persone anziane probabilmente per mettere a segno qualche truffa a loro carico. Entrambe controllate compiutamente risultavano annoverare numerosi precedenti specifici e condotte in ufficio per accertamenti più approfonditi che hanno dato esito all’emissione di 2 Fogli di Via Obbligatorio a firma del Questore di Latina con divieto di ritorno nel Comune di Fondi per anni tre. Inoltre, nella serata di ieri una giovane donna di Fondi presentatasi in questi Uffici di Polizia consegnava un portafogli contenente documenti vari, tessere bancomat e la somma di 1225,00euro in banconote di vario taglio, la stessa riferiva all’Agente di averlo rinvenuto mentre camminava in questo centro e non avendo visto nessuno in giro lo consegnava per la restituzione. Questa mattina infatti, rintracciato il proprietario attraverso i documenti rinvenuti, si provvedeva a restituire tutti gli effetti personali senza risultare mancare, a detta del medesimo, alcunchè. Il legittimo proprietario, un cittadino tunisino lavorante in Fondi, soffermandosi con il personale ringraziava vivamente sia la donna che gli addetti all’Ufficio di Polizia per la tempestività nonchè regolarità delle operazioni svolte.