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Droga sintetica dall’ "Oriente" nascosta in giocattoli e oggetti di uso comune

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La Polizia di Stato smantella un’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti

La Polizia di Stato di Firenze ha dato ieri esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare - emessa dal Gip presso il Tribunale di Firenze su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia presso la locale Procura della Repubblica - nei confronti di 8 cittadini cinesi ritenuti membri di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti ed al riciclaggio dei relativi proventi.

Degli otto indagati destinatari della misura, cinque sono stati sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere, mentre gli altri tre alla misura degli arresti domiciliari.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Firenze, in collaborazione con il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Toscana, hanno evidenziato che il gruppo criminale importava dall’Estremo Oriente, attraverso ignari spedizionieri internazionali, considerevoli quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo metamfetamina (shaboo) e ketamina, destinati a Prato, dove venivano smerciati esclusivamente all’interno della comunità cinese.

Secondo quanto emerso dall’attività investigativa, la droga, prodotta illegalmente a Hong Kong, transitava nella Repubblica Popolare Cinese, per poi essere spedita in Australia, Italia, Francia, Spagna ed Argentina.  

Viaggiava nascosta in oggetti di uso quotidiano quali riproduzioni di telefoni antichi, materiale elettrico o elettronici e perfino giocattoli per bambini.

Nel corso dell’attività investigativa, la Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Firenze ed il Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Toscana hanno sequestrato oltre 5 kg di metamfetamina (shaboo), arrestando in flagranza di reato altri 9 cittadini cinesi. 

In poco meno di un anno - tra il 2014 ed il 2015 - secondo quanto ricostruito -l’organizzazione avrebbe importato in Toscana oltre 12 kg di Metamfetamina.

Si stima che questo giro d’affari, nel periodo d’interesse investigativo, abbia superato i 3 milioni e mezzo di euro, calcolando che una singola dose del peso di un decimo di grammo è venduta tra i 25 ed i 30 euro.

Tra i destinatari della misura cautelare vi sono gli organizzatori e promotori dell’associazione, individuati anche attraverso la consegna controllata dello stupefacente.

Un Internet point, un ristorante ed un appartamento, tutti nella città di Prato, rappresentavano la base logistica dell’organizzazione.

Attraverso i due soggetti destinatari della misura degli arresti domiciliari, indagati per riciclaggio, i proventi dell’attività illecita venivano accreditati su conti correnti cinesi, attraverso operazioni di home banking.

L’articolata attività di indagine della Polizia di Stato ha consentito alla Direzione Distrettuale Antimafia di chiedere al Gip e di ottenere l’emissione delle misure cautelari restrittive.


29/03/2017

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