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Rapina al Parco Pareschi: arrestati i responsabili

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Nella mattinata del 29 febbraio scorso un giovane cittadino tunisino mentre stava attraversando a piedi il parco Pareschi di questo Corso della Giovecca veniva avvicinato da alcuni giovani nord africani, i quali gli chiedevano una sigaretta. Al diniego del giovane, i nord africani improvvisamente lo colpivano ripetutamente con dei pugni facendolo cadere a terra, dove veniva immobilizzato da uno dei malviventi, mentre il complice riusciva ad impossessarsi del suo portafoglio, per poi dileguarsi rapidamente facendo perdere le loro tracce. La vittima si recava quindi in Questura per formalizzare la denuncia di quanto accaduto, presentandosi completamente tumefatto all'altezza dell'occhio sinistro. Nel corso della denuncia la vittima rilasciava indicazioni di grande importanza riguardo ai suoi aggressori, fornendo un'accurata descrizione degli stessi. Le dichiarazioni rilasciate dalla vittima consentivano al personale della terza sezione della Squadra Mobile di individuare ed identificare i due aggressori, nei fratelli marocchini E. M. W. di anni 20 ed E. M. H. di anni 19, peraltro ben conosciuti agli investigatori ed entrambi in Italia senza fissa dimora. Il successivo 8 marzo, inoltre, una pattuglia delle Volanti interveniva presso l'esercizio commerciale "Kiabi" di Ferrara, in quanto poco prima personale dipendente aveva sorpreso un giovane nordafricano intento a rubare un capo di abbigliamento, dal quale aveva staccato la relativa placca antitaccheggio. Il ladro, vistosi scoperto, abbandonava quindi il capo di abbigliamento all'interno dell'esercizio commerciale, fuggendo all'esterno del negozio e facendo rapidamente perdere le sue tracce. La successiva attività di indagine posta in essere dagli investigatori della sezione antirapina della Squadra Mobile permetteva di identificare il malvivente in E. M. W., nell'occasione denunciato. In seguito alle risultanze investigative il PM titolare delle indagini, richiedeva ed otteneva dal Gip le ordinanze di custodia cautelare in carcere per i due mafattori. Nella giornata di ieri personale della Terza Sezione della Squadra Mobile, rintracciava nei pressi della locale stazione ferroviaria E. M. W., il quale veniva immediatamente tratto in arresto. Per quanto riguarda invece il fratello, attualmente detenuto presso il carcere di Bologna per altra causa, gli veniva notificata la misura cautelare direttamente in carcere.


08/04/2016

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