Non vuole restituire il telefono all’amica dopo averglielo rubato

Verso l’ora di pranzo del 17 gennaio scorso, Agenti del locale Posto di Polizia Ferroviaria venivano chiamati a intervenire da un dipendente di Trenitalia in quanto nell’atrio-biglietteria era in corso una accesa discussione tra un ragazzo e una ragazza entrambi stranieri. Sul posto gli operatori accertavano quanto segnalato e individuavano che la natura del contendere era che il ragazzo aveva rubato il telefono cellulare all’amica. All’interno di questi Ufficio, il giovane dava in escandescenze opponendo violenta resistenza fisica e spintonando gli operatori, rifiutandosi categoricamente di declinare le proprie generalità e di restituire il telefono dell’amica. Per portare a compimento gli atti necessari all’identificazione del giovane e il suo accompagnamento presso gli Uffici della Questura, si rendeva necessario l’ausilio di altro personale della Polizia di Stato e una autoambulanza del “118” con automedica al seguito, che valutava, visto il perdurare della fortissima agitazione psichica del giovane, l’accompagnamento presso l’ospedale di Cona (FE) per le cure del caso. Solo successivamente si riusciva a procedere presso il locale Gabinetto di Polizia Scientifica ai rilievi fotodattiloscopici necessari per accertare l’identità del giovane che risultava essere un cittadino nigeriano di anni 27 richiedente protezione internazionale, attualmente in Italia senza fissa dimora, che veniva deferito in stato di libertà all’A.G. per i reati di furto aggravato, resistenza e rifiuto di generalità a Pubblico Ufficiale e sanzionato amministrativamente per la violazione di manifesta ubriachezza.