due case di appuntamenti scoperta dalla Squadra Mobile di Cuneo
Continua senza sosta l'attività della Squadra Mobile volta alla repressione del favoreggiamento e dello sfruttamento della prostituzione.
Nei giorni scorsi, in particolare, gli uomini della sezione reati contro la persona hanno ispezionato due case di appuntamenti pubblicizzate su vari siti di appuntamenti locali e nazionali.
In particolare gli uomini della mobile hanno accertato che, all'interno di un'abitazione sita nel centro di Cuneo, esercitassero il meretricio due donne, dalle fattezze orientali, differente da quella che aveva locato l'appartamento. Il successivo ingresso nell'abitazione consentiva di appurare che al suo interno, effettivamente, vi fossero due giovani orientali, asseritamente cinesi, prive di documento e di permesso di soggiorno. Le due donne venivano sentite con un interprete ma si limitavano a confermare di esercitare il meretricio all'interno dell'appartamento senza aggiungere ulteriori elementi. Per entrambe, così, l'Ufficio Immigrazione della Questura, sezione espulsione, procedeva ad accompagnamento ad un C.I.E. in attesa del successivo rimpatrio in Cina. Proseguono, invece, le indagini per appurare chi avesse favorito l'attività prostituiva delle due donne mettendo loro a disposizione appartamento e inserzione pubblicitaria.
Ad incuriosire gli investigatori, poi, un'inserzione pubblicata con un utenza intestata ad una sudamericana, che rimandava ad un appartamento locato dalla medesima donna sud americana, in cui apparentemente esercitava una cittadina coreana. Di qui il sospetto che una prostituta orientale avesse clonato l'identità di una ragazza sud americana. Gli accertamenti e l'ingresso nell'alloggio, però, evidenziavano che all'interno dell'appartamento esercitasse, in effetti, una donna sud americana che, per marketing, aveva deciso di fingersi coreana. Nessun furto di identità, quindi, e soprattutto, in questo caso, nessuno sfruttamento.