insegnante cuneese perseguitata dal suo ex marito
la polizia di stato ha eseguito una misura cautelare emessa dal tribunale di cuneo su richiesta della procura della repubblica presso il tribunale di cuneo, che vieta all'autore del reato, L.G., di origini genovesi, classe 1970, di avvicinarsi alla donna.
le molestie e i maltrattamenti avevano avuto inizio circa due anni fa, quando i due decidevano di separarsi.
lo stato di ansia e di terrore che la vittima viveva quotidianamente inducevano la stessa a rivolgersi alla sezione reati contro la persona della squadra mobile al fine di far cessare i comportamenti criminali dell'uomo.
il primo intervento degli investigatori, coordinati dal Sostituto Commissario Alberto SETTE, aveva portato l'indagato a desistere dalle sue azioni criminose ma nei mesi scorsi l'ex marito aveva ripreso ad effettuare appostamenti sotto l'abitazione e nei luoghi di lavoro, pedinamenti continui, oltre a minacce e ingiurie, configurandone il reato di stalking.
l'ulteriore intervento del personale della squadra mobile e l'acquisizione di nuovi e schiaccianti elementi probatori, permettevano all'autorità giudiziaria di emettere l'ordinanza cautelare e quindi allontanare definitivamente il persecutore dalla parte offesa.
le vittime di questo reato, quasi sempre donne, sono sottoposte a pressioni psicologiche, talvolta ai limiti della sopportazione. la vittima di stalking vive le proprie giornate nel terrore costante, al solo pensiero di poter essere prima o poi aggredita dallo stalker, sotto casa o nei luoghi abitualmente frequentati.
a tal proposito la polizia di stato sensibilizza le eventuali vittime a denunciare tutte quelle situazioni potenzialmente critiche che possono sfociare in queste situazioni delittuose rivolgendosi alla sezione specializzata della locale questura significando che è importante agire in modo tempestivo e deciso per stroncare il fenomeno.