Questura di Cremona

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Arresti della Squadra Volante per violenza, resistenza, minaccia, oltraggio e lesioni a p.U.

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In manette due fratelli tunisini

Nella serata del 28 settembre scorso, nell’ambito dei servizi pianificati per il controllo dei siti sensibili della città, un equipaggio della Squadra Volante dell’ Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Cremona procedeva al controllo di cinque soggetti nell’area dei giardini di Piazza Roma; fin da subito uno di costoro assumeva un atteggiamento ostile nei confronti degli operatori. Costui, identificato per  F.S. tunisino classe 1996, annoverava a suo carico diversi precedenti di polizia, e poiché ne sussistevano i presupposti, veniva informato che nei suoi confronti sarebbe stato adottato il provvedimento del “Rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio e Divieto di Fare Ritorno nel Comune di Cremona”, essendo residente in altra Provincia. Il predetto veniva inoltre notiziato che tenuto conto che si trovava in stato di manifesta ebbrezza alcolica, sarebbe stato contravvenzionato per ubriachezza molesta. A fronte di ciò il giovane reagiva in malo modo nei confronti degli operatori, persistendo nell’atteggiamento ostile e provocatorio, sino a quando si scagliava fisicamente nei confronti di uno degli operatori, costringendo i medesimi a contenerlo fisicamente e a condurlo a bordo dell’autovettura di servizio in Questura per gli atti di rito. Qui lo stesso persisteva nell’atteggiamento intrapreso, con frasi offensive e provocatorie rivolte al personale di polizia.

Quindi gli stessi operatori riuscivano a neutralizzare anche la reazione del fratello del fermato, F.N. tunisino classe 1993, il quale inveiva contro gli agenti chiedendo l’immediato rilascio del fratello. Costui, in particolare, veniva riconosciuto dagli operatori come soggetto già gravato da numerose segnalazioni di reato per oltraggio a pubblico ufficiale e reati contro il patrimonio e destinatario altresì di un provvedimento di divieto di ritorno nel Comune di Cremona, motivo per il quale veniva informato che sarebbe stato denunziato per tale violazione. Ciò provocava la violenta reazione del soggetto, che immediatamente si scagliava contro i dipendenti che si vedevano costretti a contenerlo per salvaguardare la propria incolumità; contestualmente il tunisino già fermato si avventava contro uno dei due operanti. Ne nasceva quindi una colluttazione tra gli agenti e i due stranieri che si concludeva solo quando a fatica gli aggressori venivano immobilizzati ed ammanettati, in quanto tratti in arresto per VIOLENZA, RESISTENZA, MINACCIA, OLTRAGGIO, LESIONI AD UN PUBBLICO UFFICIALE.

A seguito della perquisizione personale condotta sui due, F.S. veniva altresì trovato in possesso di circa un grammo di hashish, motivo per il quale veniva contestato l’illecito di cui all’ art. 75 DPR 309/1990, mentre F.N. veniva altresì deferito a piede libero per la violazione del divieto di ritorno nel Comune di Cremona.

Entrambi venivano trattenuti, a disposizione del P.M. di turno, nelle camere di sicurezza della Questura di Cremona, sino all’udienza di convalida a seguito della quale, previa convalida dell’arresto, nei confronti di F.N. è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora in Cremona e Provincia. Nei confronti di F.S. è stato adottato il provvedimento del Questore di Cremona di Rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio in quanto residente fuori Provincia.

Si sottolinea la elevata professionalità e preparazione tecnica dimostrata dagli operatori, che inizialmente, al momento del controllo in Piazza Roma, in condizioni di difficoltà operativa determinata dal numero di soggetti presenti dall’atteggiamento ostile, riuscivano ad identificare la persona responsabile di reati, e successivamente, nonostante la veemente ed incontrollata aggressione di un equivalente numero di soggetti pregiudicati ed in evidente stato di alterazione psicofisica generata da abuso di sostanze alcooliche, riuscivano a contrastare l’azione senza ricorrere all’uso delle armi e senza provocare danni fisici ai due aggressori, e limitando le conseguenze in proprio danno a lesioni lievi. 


30/08/2016

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