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Sciopero al polo logistico “A.F.Logistic” di Soresina (CR): la Polizia denuncia 21 persone.

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Com’è noto dagli inizi del mese di maggio di quest’anno, nell’ambito della vertenza sviluppatasi presso il polo logistico “A.F. Logistic” di Soresina (Cr), Via Pezzini 105, fra le sigle sindacali U.S.B., SiCobas e CGIL e la dirigenza della “IPER MONTEBELLO S.p.A.”, stante la perdurante situazione di stallo nelle trattative, era stato di fatto bloccato il magazzino con un presidio permanente di protesta di un nutrito gruppo di lavoratori che durante tutto l’arco delle ventiquattro ore impediva fisicamente l’uscita dei camion carichi di merce da smistare presso i punti vendita della catena. Nonostante una lunga opera di mediazione posta in essere dalla Prefettura di Cremona e dalla DIGOS con tutte le parti coinvolte, non essendo stato raggiunto alcun accordo, in data 14 giugno, era stato predisposto un servizio di ordine pubblico, anche con l’ausilio di reparti di rinforzo sia della Polizia di Stato che dell’Arma dei Carabinieri, per permettere la ripresa dell’attività e l’uscita di alcuni camion carichi di merce, atteso che il perdurare del blocco aveva creato forti sofferenze a tutti i supermercati del gruppo IPER che cominciavano a registrare carenze di merce sugli scaffali, e rischiava di avere pesanti ricadute occupazionali verso gli addetti ai punti di vendita al dettaglio.  Nel corso della giornata del 14 giugno era stato fatto un tentativo di far uscire alcuni camion carichi di merci da un cancello laterale dell’azienda. In quel frangente un gruppo dei lavoratori, che bloccavano i cancelli principali, si era velocemente spostato in quella direzione e si era seduto o disteso per terra davanti al cancello, mentre era in atto l’uscita del primo dei quattro camion pronti. Alcuni dei lavoratori avevano con sé alcuni minori, utilizzati come “scudi umani” per intralciare l’attività degli operatori di polizia, mettendo a repentaglio la loro incolumità, data la situazione di tensione, e lasciati per diverse ore sotto il sole senza alcuna protezione. Per poter permettere l’uscita dei camion si era reso necessario spostare fisicamente i manifestanti dalla strada, tanto che una parte di loro era stata sollevata da terra, di peso, e condotta ai lati della carreggiata al fine di rimuovere il blocco stradale e consentire l’uscita dei mezzi in sicurezza. In quel frangente per disperdere i più facinorosi era stato anche utilizzato un fumogeno che non aveva arrecato alcun danno fisico ai manifestanti. Al termine delle attività investigative effettuate dalla DIGOS ed all’analisi dei filmati girati dalla Polizia Scientifica, con due distinte informative inviate alla Procura della Repubblica di Cremona, sono state identificate ed indagate 21 persone, tutti cittadini stranieri di varie nazionalità, per le ipotesi di reato di violenza privata in concorso e resistenza e violenza a pubblico ufficiale aggravata.


11/09/2019

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