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Violenza di gruppo su una 20enne, la Polizia arresta tre uomini.

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Polizia di Stato: un arresto per droga

La Polizia ha arrestato un italiano e due stranieri di nazionalità marocchina con la gravissima accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza di 20 anni, verificatasi il 25 maggio. Gli arresti sono avvenuti il 27 maggio, due giorni dopo, per opera del  Commissariato di Polizia di Crema e della Questura di Cremona, a seguito di articolate e tempestive indagini. Il drammatico episodio si era verificato all’interno di uno stabile abbandonato di Crema. E’ stato l’uomo con cui aveva una relazione a portare la 20enne nella trappola in cui è finita per essere la vittima di una violenza sessuale di gruppo a Crema.  Il Questore Gaetano Bonaccorso ha parlato di “accertamenti sviluppati in poche ore” e di “risposta immediata” della Polizia. La vicenda si è consumata il 25 maggio e il 27 è scattata l’attività della Polizia, che ha acquisito il referto del pronto soccorso e avviato l’indagine, a partire dal racconto della vittima. La ragazza, secondo quanto ricostruito dalla Polizia, prima della violenza ha trascorso il pomeriggio con un italiano di 36 anni del Cremasco, con cui aveva una relazione, bevendo del vino. E’ stata poi portata in un luogo dismesso, l’ex Everest, nel quartiere Santa Maria, e qui l’uomo ha continuato a darle del vino. Non sono stati molti i dettagli forniti durante la conferenza stampa, anche per tutelare l’identità della vittima, ma è stato spiegato che gli accertamenti svolti sulle confezioni di vino acquistate sono stati importanti per risalire ai movimenti dei protagonisti della vicenda e confermare la ricostruzione. All’ex Everest altre due persone si sono aggiunte, due marocchini di 49 e 53 anni senza fissa dimora, ed è stata consumata la violenza di gruppo. Secondo gli investigatori si è trattato di una trappola e il consumo di vino si configura come un’aggravante. Decisamente importante la rapidità con cui hanno agito gli investigatori,  l’assenza di una fissa dimora dei due cittadini marocchini (uno dei quali con precedenti rilevanti, anche se non dello stesso genere) avrebbe potuto determinare un loro allontanamento e difficoltà nell’individuazione. Le indagini non sono finite. Ulteriori accertamenti sono in corso per delineare ancora più dettagliatamente il quadro investigativo.


03/06/2017

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