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Una stanza tutta per sè

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Inaugurazione una stanza tutta per sè - como

Inaugurata oggi - 16 maggio 2018 - un ambiente funzionale e confortevole nel quale le donne, vittime di violenza e abusi, possano sentirsi protette nel delicato momento della denuncia.

La Polizia di Stato e l’Associazione “Soroptimist International d’Italia” hanno inaugurato nella mattinata odierna, presso la Questura di Como, il progetto “Una stanza tutta per sé” , ispirato al titolo di un celebre libro di Virginia Wolf. L’iniziativa rientra nell’ambito di un più ampio progetto nazionale seguito dall’Associazione finalizzato a migliorare la condizione delle fasce deboli anche attraverso l’allestimento di un ambiente funzionale e confortevole nel quale le donne, vittime di violenza e abusi, possano sentirsi protette nel delicato momento della denuncia e nelle sue fasi successive in modo da consentire anche al personale della Polizia di Stato di operare più serenamente, stante la resistenza delle vittime ad esternare gli episodi di violenza. Infatti, sebbene la legge abbia negli anni puntato a rendere più incisivi gli strumenti di repressione penale dei fenomeni di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori, il numero delle denunce rimane ancora esiguo rispetto al numero complessivo di fenomeni delittuosi, solo il 10% delle donne che hanno subito violenza sporge denuncia.

Eppure il fenomeno non è in calo, l’attività di indagine della Squadra Mobile di Como ha, infatti, subito nel 2017 un incremento del 15% rispetto al 2016 portando all’adozione di 26 provvedimenti da parte dell’Autorità Giudiziaria per i reati in questione, mentre nel corso dello stesso anno sono stati 16 gli Ammonimenti del Questore di Como in materia di Atti Persecutori.

La collaborazione e la professionalità delle socie ha permesso la realizzazione di questo service sul territorio da parte del nostro Club - ha dichiarato Annarita Polacchini, Presidente del Club di Como del Soroptimist International - e ci ha portato ad allestire questa stanza presso la Questura di Como che vuole essere di supporto alle donne coraggiose per denunciare le violenze subite. In contemporanea abbiamo pensato di lanciare anche una campagna di supporto alla denuncia in collaborazione con diversi partner istituzionali del territorio. Questo progetto è nella coerenza di altri progetti che sono stati fatti dal Club, come l’Aula d’Ascolto dei Minori presso il Tribunale di Como e il progetto “Mi aspetto rispetto” e l’altra “Stanza tutta per sé” che è stata allestita presso i Carabinieri. A lato di questo tema molto caro al Club di supporto alle donne fragili, gli altri progetti in corso mirano a prevenire i fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nei giovanissimi, ad accompagnare le ragazze giovani che entrano nel mondo del lavoro, tramite il progetto SIForma e le donne in carcere, tramite il progetto SISostiene”.

Il Club sta inaugurando oggi una delle oltre 100 “Stanze tutte per sé” allestite in Italia nell’ambito del Progetto Nazionale- ha dichiarato Patrizia Salmoiraghi, Presidente Nazionale del Soroptimist d’Italia. Il progetto è iniziato nel 2016 e rappresenta a livello nazionale una vera e propria rete di accoglienza per denunciare le violenze subite. Sono molto felice della coerenza del Club di Como che dopo un primo allestimento presso i Carabinieri, ha voluto dare continuità al progetto con questa seconda Aula per la raccolta delle denunce delle donne presso la Questura di Como ma anche per la campagna di supporto alla denuncia che vede coinvolti gli enti del territorio su un tema così importante e che tanto sta a cuore al Soroptimist d’Italia”.

“Il tema della violenza sulle donne, ha dichiarato il Questore De Angelis, è sempre stato al centro dell’attenzione per la Polizia di Stato costantemente impegnata in campagne informative ed iniziative finalizzate, oltre che alla repressione dei reati in questione, anche e soprattutto alla prevenzione del fenomeno. Questo è dimostrato dal fatto che la spinta propulsiva del Dipartimento della Pubblica Sicurezza in materia ha spesso portato ad anticipare le innovazioni legislative che si sono susseguite, basti pensare che già in una Circolare del 1988 era stata prevista la costituzione di apposite équipe presso le Squadre Mobili delle Questure, l’adozione di particolari tecniche di assunzione di notizie finalizzate a non riacutizzare il trauma psicologico delle vittime nonché la predisposizione di appositi locali ove le vittime di violenza potessero esporre quanto accaduto”.


16/05/2018
(modificato il 17/05/2018)

29/03/2024 16:04:55