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Camorra: annientato il clan Bidognetti dei Casalesi

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Operazione clan dei Casalesi del 2 febbraio 2017

Le Forze dell’ordine hanno dato l’ennesimo duro colpo al clan camorristico dei Casalesi, e in particolare al gruppo Bidognetti, attivo nella provincia di Caserta e nel basso Lazio.

Squadra Mobile di Caserta, Direzione Investigativa Antimafia di Napoli, Guardia di Finanza di Formia e Carabinieri di Casal di Principe, hanno eseguito 31 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli.

Gli indagati devono rispondere dell’accusa di associazione di tipo mafioso, ricettazione ed estorsione, aggravate per aver commesso i reati con lo scopo di favorire il clan dei casalesi e per essersi avvalsi dei metodi mafiosi.

Gli uomini della Squadra Mobile casertana hanno eseguito 25 delle 31 ordinanze, che hanno interessato anche alcune donne del clan. Erano proprio loro infatti che, dopo i numerosi arresti che hanno decapitato il gruppo criminale, ne avevano ereditato la leadership assumendo incarichi di primo piano per organizzare e dirigere il clan.

In particolare erano le due figlie e la nuora del boss Francesco Bidognetti, attualmente in carcere, che ricevevano le direttive per mezzo di messaggi in codice comunicati durante i colloqui. Le disposizioni venivano poi riportate agli affiliati che le eseguivano sul territorio.

Tra i compiti affidati alle nuove reggenti del gruppo criminale c’erano anche la distribuzione degli stipendi ai componenti della famiglia, l'assistenza economica e legale ai familiari in carcere, e il sostentamento, anche attraverso il reperimento di posti di lavoro, di familiari di associati liberi.

Le indagini si sono avvalse delle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, riscontrate grazie alle molte intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, nonché dalle affermazioni delle parti offese.

L’operazione, che si è svolta anche con l’ausilio del Reparto prevenzione crimine Campania e di un elicottero del Reparto volo di Napoli, ha interessato le città di Napoli, Salerno, Frosinone, Formia (Latina), L’Aquila, Lanciano (Chieti) e i comuni casertani di Castel Volturno, Casal di Principe, Santa Maria Capua Vetere e Parete.


02/02/2017

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